Cerca

psicoterapeuti a napoli

I 20 anni di Ecopsys: festa e convegno nazionale

Il direttore della scuola di specializzazione di psicoterapia sistemico-relazionale accoglie i colleghi da tutta Italia. Torna anche la direttrice di Kairos di Perugia, Maria Grazia Santucci

I 20 anni di Ecopsys: festa e convegno nazionale

Il professor Paolo Gritti, direttore di Ecopsys

NAPOLI. Si apre domani mattina (24 ottore), all’ NH Hotel di Napoli, il convegno nazionale di studi “Per le liquide vie”, una due giorni di studi che riunisce gli psicoterapeuti della Società Italiana di Psicologia e Psicoterapia relazionale.

Il convegno – che si chiude sabato 25 – è anche l’occasione per celebrare e festeggiare il ventennale di Ecopsys, scuola di specializzazione in psicoterapia sistemico-relazionale di Napoli.

Molto attese le relazioni di apertura del direttore della Scuola di Specializzazione in psicoterapia sistemico-relazionale di Napoli, Paolo Gritti, già professore universitario della “Vanvitelli”, sul tema “Odisseo: Navigare nel mare delle relazioni”, subito dopo i saluti istituzionali di Daniela Tortorelli e Armando Cozzuto, presidente dell’Ordine degli Psicologi della Campania.

«Il titolo del convegno - spiega il professor Gritti – richiama la tematica del convegno, ovvero il ritorno di Odisseo a casa verso gli affetti familiari. Per l’occasione abbiamo invitato illustri colleghi terapeuti proveniente da tutta Italia nonché dall’estero».

E tra gli psicoterapeuti che saranno presenti alle giornate di studio, anche la direttrice della Scuola di Formazione in psicoterapia sistemico-relazionale di Perugia, Kairos, Maria Grazia Santucci, amica del ROMA da oltre vent’anni, a cui non ha mai fatto mancare il suo apporto professionale, intervistata nei casi di maggiore criticità sociali, relative a minorenni, famiglie, criminalità o gravi eventi naturali.

Direttrice, da quanto tempo ha fondato la scuola Kairos di Perugia?

«Sono quasi 8 anni, in cui abbiamo anche attraversato il critico periodo del Covid».

Come mai proprio a Perugia?

«Qui la scuola di formazione di Terapia sistemica mancava. Siccome mi sono formata a Roma e a Napoli, alla scuola di persone molto competenti e preparate, non ho voluto entrare in competizione con quelli che per me rappresentano luoghi di collaborazione e di affetti. Molti professori e direttori di scuole vengono a trovarci e a tenere seminari. Anche noi andiamo da loro, in un’azione di sinergia continua e proficua per tutti».

È dunque in questa armoniosa ottica di collaborazione che torna oggi a Napoli?

«Vogliamo festeggiare con Ecopsys i 20 anni della loro fondazione, il cui direttore, Paolo Gritti, è stato uno dei miei primi insegnanti. La nostra è una grande famiglia allargata non solo in Italia ma in tutta Europa».

Passione, competenza e cos’altro per attrarre studenti e pazienti?

«Trasmettiamo loro tutta la nostra attenzione, tempo, desiderio di approfondimento e formazione continua. E lo facciamo attraverso i nostri corsi di teoria e di pratica. Kairos è una scuola riconosciuta dal Miur e pertanto seguiamo delle direttive. Ogni studente deve frequentare 400 ore l’anno, tra teoria e pratica, suddivise in due terzi di pratica e un terzo di teoria, di cui gli studenti hanno ricevuto molto nei precedenti corsi di studio, ma poi gli manca la pratica. Ci sono ulteriori 100 ore di tirocinio annuali che completano la formazione, in strutture esterne alla scuola e con noi convenzionate».

La conoscenza della psicoterapia sistemica rientra nell’aspetto della teoria o della pratica?

«Innanzitutto della teoria, poi applicata nella pratica. Ogni insegnante fa clinica e porta loro dei casi, ma in terza e quarta, in coppia, seguiranno delle famiglie, in co-terapia di due studenti, modello bene accettato dalle famiglie. Abbiamo un laboratorio offerto gratuitamente dalle famiglie in cui vengono seguiti dai professionisti in formazione. Sono famiglie che arrivano su segnalazione di tribunali o da Asl e che di buon grado afferiscono al nostro servizio».

Quando si svolgono le lezioni?

«Il sabato e la domenica dalle 10 alle 18, in cui gli studenti si incontrano e spesso restano a pranzo insieme. I corsi si tengono nei weekend perché molti studenti, durante la settimana, sono impegnati nelle comunità e sono più liberi nei fine settimana. Creare appartenenza serve anche dopo. Gli anni della formazione sono 4 ma si continua anche nel futuro, non finisce con questi quattro anni… il mondo cambia e anche a noi compete di continuare a crescere e ad evolverci. I laureati che accogliamo sono laureati in medicina o psicologia».

Ma la psicoterapia sistemica è terapia familiare?

«È anche terapia familiare,. È terapia di coppia, ma anche per individui singoli».

Lei è psicologo forense, cosa vuol dire?

«Vuol dire essere consulente tecnico d’ufficio nei Tribunali per minorenni. Alcuni di noi affiancano i giudici, perché ogni luogo in cui l'individuo è immerso è un sistema, dagli ambienti di lavoro a quelli dello sport e ovviamente delle famiglie e degli amici».

 

 

 

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Il Roma

Caratteri rimanenti: 400

Logo Federazione Italiana Liberi Editori