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Cambio d’ora, più problemi che benefici

Torna l’ora solare nella notte fra domani e domenica. La Colao: nelle 48 ore successive aumento di incidenti. Ficca : «Subito recuperare il ritmo»

Cambio d’ora, più problemi che benefici

NAPOLI. «Ci sono dati della letteratura - piuttosto solidi - che dimostrano che nelle immediate 24- 48 ore dallo spostamento dell'orario - sia in termini di ora legale che di ora solare - c'è un aumento degli incidenti stradali e degli incidenti cardiovascolari». Lo dice Annamaria Colao, ordinaria di Endocrinologia all’Università Federico II di Napoli.

«Questo vuol dire che anche soltanto lo spostamento di un'ora crea uno stress a livello fisico che - nelle persone più deboli, più fragili, magari quelle che già hanno superato i 60 anni o comunque che sono più giovani ma hanno sindrome metabolica, diabete, obesità ed altri cofattori per malattie cardiovascolari - può indurre nelle due giornate successive al cambio un aumento del rischio acuto cardiovascolare. Quindi - conclude - sarebbe opportuno, secondo quelle che sono le linee generali di comportamento, di evitare il doppio spostamento annuale. Si dovrebbe decidere su un orario oppure su un altro».

Lo scopo principale del ritorno all’ora solare è sfruttare meglio le ore di luce naturale, riducendo la necessità di illuminazione artificiale e favorendo il risparmio energetico. Tuttavia, oggi il risparmio energetico derivante dal cambio d’orario è considerato marginale con la diffusione di illuminazione Led e l’uso crescente di dispositivi a basso consumo.

Attualmente il cambio resta in vigore in tutta l’Ue, ma da anni si sta discutendo sulla sua reale utilità. Nonostante il dibattito sia aperto da anni, al momento non sono previste modifiche alla normativa europea. Gli effetti variano da individuo a individuo.

«In realtà il cambio da solare a legale è molto peggio. Quindi il problema non è tanto adesso, o meglio domani notte quando le lancette verranno spostate un’ora indietro - perché con questo cambio dormiamo un'ora di più e prendiamo più luce la mattina - ma è più accentuato nel cambio nel mese di marzo», spiega Gianluca Ficca, direttore del Laboratorio del Sonno Dipartimento di Psicologia dell'Università Vanvitelli.

Cosa fare per limitare gli effetti? «Dobbiamo provare a risincronizzarci con l'ambiente il più presto possibile. Va bene approfittare di quell'ora in più di sonno, però bisogna tornare al più presto a un ritmo il più possibile regolare e andare a dormire e svegliarsi sempre alla stessa ora», conclude.

In Italia il cambio d’ora è stato introdotto in modo stabile nel 1966, ma era già stato sperimentato durante la Prima e la Seconda guerra mondiale, per risparmiare energia (in particolare carbone per l'illuminazione). Il termine “ora solare” deriva dal fatto che in questo regime orario il mezzogiorno coincide approssimativamente con il culmine del sole.

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