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Deposito in fiamme
24 Ottobre 2025 - 08:14
L'intervento dei vigili del fuoco, alle prime luci di ieri, in via Santa Maria di Costantinopoli alla Mosca
NAPOLI. Un bilancio drammatico, ma c’è mancato poco che sfociasse in tragedia l’incendio di ieri mattina a Gianturco. Un vigile del fuoco investito dall’onda d’urto di una bombola di gas esplosa, un disabile 80enne che ha rischio di morire soffocato, due appartamenti completamente anneriti, 17 famiglie evacuate e ora alloggiate dai parenti.
Le fiamme si sono sviluppate per cause non ancora accertate in un deposito utilizzato per lo stoccaggio da una ditta cinese: erano le 6 e da quel momento è cominciato un incubo per gli abitanti di un palazzo di quattro piani in via Santa Maria di Costantinopoli alla Mosca 15.
Un fumo denso ha appestato l’aria mentre i pompieri controllavano lo stabile, adiacente al capannone che ha preso fuoco con vestiario e materiale plastico ammassato in grande quantità. Le indagini sono condotte dalla polizia, che attende la relazione definitiva dei vigili del fuoco per sciogliere i dubbi sulla natura dolosa o accidentale dell’incendio.
Lo spegnimento è durato fino a ieri sera e sarà decisivo il sopralluogo in programma questa mattina alla ricerca di un qualunque indizio utile, come una tanica o una bottiglia con tracce di benzina. Nel frattempo sono stati sentiti diverse persone, ma nessuno dei testimoni ha visto qualcuno avvicinarsi al sito di stoccaggio intorno alle 6. Indipendentemente dalla causa, dentro il deposito si è scatenato l’inferno quando le fiamme hanno lambito una bombola di gpl, posizionata in un angolo, facendola esplodere.
L’onda d’urto della deflagrazione ha investito fortunatamente non in pieno un vigile del fuoco, sbalzato a qualche metro di distanza. Soccorso dai colleghi, è ora ricoverato al Cto in prognosi riservata. Ma non è mai stato in pericolo di vita. Tra i residenti del palazzo adiacente al deposito si è diffuso in pochi secondi il terrore e solo l'arrivo delle forze dell'ordine ha riportato la calma, pur nella preoccupazione generale.
I circa 60 inquilini sono stati subito allontanati e, in serata, evacuati per motivi di sicurezza in attesa di perizie ulteriori che dichiarino lo stabile nuovamente agibile. Uno di essi, un anziano con problemi deambulatori, ha avuto bisogno di cure mediche all’Ospedale del Mare per un principio di soffocamento provocato dall’inalazione di fumo e vapori. Si è messa in moto l’Arpa Campania monitorando la qualità dell’aria.
Le stazioni di rilevamento non hanno evidenziato superamenti dei limiti di legge previsti per gli inquinanti, né risultano andamenti orari che siano chiaramente riconducibili all’incendio. Così come viene controllata l’eventuale presenza di diossine, furani, policlorobifenili e simildiossina dispersi nell’atmosfera.
La Procura, se dovesse emergere la natura dolosa, potrebbe collegare l’incendio di ieri a quello di Ponticelli del 20 ottobre scorso, che ha distrutto il capannone in uso a una ditta di vendita auto e vernici. In quel caso la pista principale già conduce al racket e con il nuovo episodio si potrebbe addirittura pensare a una strategia.
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