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Pro Pal arrestati, disposto l'obbligo di firma

I tre attivisti hanno risposto al Gip, presidio di manifestanti davanti al tribunale

Pro Pal arrestati, presidio di manifestanti davanti al tribunale

Hanno risposto tutti alle domande del giudice i tre manifestanti Pro Pal che lo scorso 25 ottobre sono stati arrestati mentre tentavano di introdursi nella Mostra d'Oltremare di Napoli, dove l'azienda farmaceutica israeliana Teva aveva allestito uno stand in occasione della fiera Pharmexpo. L'udienza di convalida si è tenuta davanti al gip di Napoli Giovanni Vinciguerra che ha convalidato gli arresti e disposto la scarcerazione con l'obbligo di firma per i tre manifestanti.

I tre manifestanti (due uomini e una donna, difesi dagli avvocati Alfonso Tatarano, Natalia Fuccia e Paolo Palicardi) detenuti nel carcere di Poggioreale sono accusati di resistenza e lesioni a pubblico ufficiale: avrebbero fatto parte del gruppo che ha tentato di entrare nel padiglione 5 della fiera. Durante i momenti di tensione, due poliziotti hanno riportato lesioni guaribili in 4 e 7 giorni.

I tre manifestanti hanno riferito di avere acquistato un biglietto per entrare nella Mostra d'Oltremare e, secondo quanto evidenziano gli avvocati, non hanno nulla a che fare con il ferimento del dirigente del servizio d'ordine pubblico, per il quale la prognosi è stata di 30 giorni, in quanto l'evento è avvenuto dopo il loro arresto. Nei pressi della casa circondariale partenopea è stata organizzata una manifestazione a sostengo dei tre indagati per il quali la Procura di Napoli ha chiesto gli arresti domiciliari.

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