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Alimenti e salute
29 Ottobre 2025 - 08:51
NAPOLI. Gli italiani, ovviamente inclusi i residenti di Napoli e della Campania, stanno adottando stili di vita sempre più orientati al risparmio, inaugurando quella che il Rapporto Coop 2025 – Consumi e stili di vita definisce l’era del "deconsumismo".
La tendenza a diminuire le spese superflue è diventata la principale forza motrice per il 42% dei cittadini, che oggi privilegiano l'indispensabile, il mercato di seconda mano e la riparazione di oggetti vecchi piuttosto che l'acquisto di nuovi. Perfino in settori come la tecnologia, dove si registra una leggera ripresa della spesa, l'acquisto è guidato dall'utilità e non dalla gratificazione, come dimostra il calo di 2 milioni di unità nelle vendite annuali di smartphone rispetto al 2022.
Analizzando nello specifico la spesa alimentare, il rapporto evidenzia una "ripresa importante" nei primi sei mesi del 2025, con vendite a valore e a volume nella grande distribuzione in crescita. I comparti trainanti sono i prodotti freschi, in particolare frutta e verdura. Tuttavia, anche a tavola, la ricerca del risparmio è dominante: si registra una crescita del +1,8% a volume per i discount, e nei supermercati, la strategia di risparmio si traduce nella ricerca massiccia di prodotti in promozione o a marchio del distributore, che segnano un +2,7%.
Nonostante questi dati positivi, che toccano anche le aree metropolitane come Napoli, la presidente di Coop Italia, Maura Latini, invita alla cautela: «È un anno iniziato bene che poi ha avuto una stasi a luglio e agosto, quindi vedremo come andrà l'autunno appena avremo i dati e poi l’inverno. Il potere d'acquisto delle famiglie è eroso, ci sono delle difficoltà nel tenere in equilibrio i costi e i redditi».
Per quanto riguarda la tipologia di acquisti, la tendenza salutista è in crescita: gli acquirenti puntano su alimenti freschi, poco processati, senza additivi e biologici. In linea con questa tendenza, il cibo ha acquisito nella percezione comune la funzione di "alleato della salute". La dieta degli italiani, e di conseguenza anche dei campani, si configura come una dieta per sottrazione, dove «ogni grammo conta» come conferma la nutrizionista Barbara Pacieli.
Un indicatore di questa attenzione è il boom di vendite delle bilance: le bilance pesapersone registrano un aumento esponenziale, con oltre +55% nelle vendite dei primi sei mesi (oltre 432mila unità in più), mentre le bilance alimentari segnano un aumento del +5,5%. «Mieti clienti - conferma la dottoressa -che non avevano mai posseduto una bilancia pesapersone ne hanno acquistata una subito dopo l’estate».
Questo focus su salute e stabilità si manifesta anche nell'interesse per la longevità. Il 16% dei campani si è dichiarato interessato a provare farmaci per il diabete che hanno un impatto diretto sul metabolismo e aiutano nel controllo del peso. «La Campania, che è la regione con il più alto numero di bambini obesi - ha sottolineato Pacieli - sta prendendo coscienza della necessità di mangare bene fin da piccoli. Con questo si pera in una inversione di tendenza che fino a questo momento ci ha portato sul ciglio di un burrone, quello sul quale si troveranno gli adulti di domani se non si interviene subito».
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