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Il caso
29 Ottobre 2025 - 14:18
Antonia Ocone, a poco meno di un mese da quando lo scorso 30 settembre è stata aggredita quasi mortalmente dal padre, Salvatore Ocone,«è stata trasferita presso la Uoc di Neuroriabilitazione dal reparto di Terapia intensiva». Lo comunica il Neuromed di Pozzilli (Isernia) dove la minore è ricoverata.
«La paziente - si legge - è sveglia, a tratti anche collaborante, cioè esegue incostantemente ordini semplici tipo “mostrare la lingua"». I medici segnalano la presenza di un «deficit motorio lato destro con interessamento sia dell'arto superiore che inferiore. Presenta inoltre - specificano - un quadro di afasia atipica e modica disfagia».
La ragazza «è in respiro spontaneo tramite cannula tracheale e i parametri cardiocircolatori sono nella norma. È apiretica». Per lei, unica sopravvissuta all'azione omicidiaria che ha visto morire sia la madre che il fratello minore, «è in programma un intervento neurochirurgico di cranioplastica entro 15 giorni».
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