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Regionali in Campania

Fico: «Confronto con Cirielli? Si può fare»

Aperta la campagna elettorale, in platea anche De Luca: «Da Roberto discorso ragionevole»

Fico: «Confronto con Cirielli? Si può fare»

Roberto Fico

NAPOLI. «Qui al Teatro Mediterraneo c’è una coalizione che lavora insieme, siamo uniti e vogliamo vincere le Regionali in Campania anche per dare un segnale al governo Meloni in vista delle elezioni del 2027». A dirlo Roberto Fico aprendo la campagna elettorale alla Mostra d’Oltremare con tutte le forze che lo sostengono.

In platea, tra gli altri, ci sono il governatore Vincenzo De Luca, che scambia un saluto con il candidato, con il vice Fulvio Bonavitacola; il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, e quello di Benevento, Clemente Mastella; il segretario nazionale del Psi Enzo Maraio («vinceremo. L’alleanza è coesa, rappresentativa di anime e valori diversi, unita sull’obiettivo: far crescere ancora la Campania») e quelli campani del Pd, Piero De Luca, e di Sinistra Italiana Tonino Scala.

Sul palco, prima dell’intervento di Fico, erano saliti di genitori di Mario Paciolla, il cooperante napoletano morto in Colombia in circostanze mai chiarite. Sulla presenza di De Luca alla serata e al rapporto con il governatore uscente, Fico è chiaro: «Il dialogo è ciò di cui la politica ha più bisogno perché il dialogo è costruzione, ascolto e condivisione. Non è importante pensarla sempre allo stesso modo ma rispettarsi per affrontare i problemi dei campani».

E ancora: «Un confronto con Cirielli? È chiaro che si possa fare, ora vediamo se e quando organizzarlo». E a chi gli chiede se possa rivestire un ruolo da paciere tra Manfredi e De Luca, l’esponente pentastellato risponde secco: «Non mi attribuite ruoli noi dobbiamo solo cercare di lavorare insieme con l’obiettivo di comune di fare il meglio per la Regione, che può ancora crescere. Noi dobbiamo continuare a investire sui piani ospedalieri, continuare a investire i fondi del Pnrr per gli impianti di compostaggio per avere un ciclo dei rifiuti ancora migliore, sulla raccolta differenziata, possiamo investire in tecnologia, fare un nuovo patto tra università e imprese per il lavoro. Dobbiamo continuare la battaglia importatissima fatta dalla Regione sul fondo sanitario nazionale Serve lavorare su tutto per far sì che questa regione ancora una volta possa diventare grande».

Poi Fico torna sul codice etico: «C’è stato. Non lo abbiamo scritto e rispettato e tutte le persone che dovevano rimanere fuori sono rimaste fuori». A fine manifestazione, De Luca è chiaro: «Le parole di Roberto Fico dal palco sono state un discorso ragionevole».

Poi aggiunge: «Ho un rispetto sacro per il lavoro e vado d’accordo con chi lo fa. Non guardo bandiere di partiti quando trovo un esponente politico istituzionale che si sacrifica e appassiona, che ha onestà, che non racconta le frottole che stanno raccontando da altra parti sulla sanità in maniera vergognosa. I Cinque Stelle? Criticavo in passato infantilismo, superficialità, pressapochismo di chi non capiva che cambiare la realtà non è parlare ma lavorare. Mi sembra che questi sforzi siano passati anche in altre forze e Fico ha fatto un discorso equilibrato e serio. Lo ringrazio per il ributo nei miei confronti».

Il tutto condito da una stretta di mano all’atto della discesa dal palco del candidato. Manfredi parla di «coalizione compatta, coesa e ampia che va dai moderati ai riformisti fino al Pd ad Avs e al M5S».

In mattinata, incontrando gli esponenti di Confagricoltura, Fico aveva sottolineato che «mi chiedo come sia possibile che il candidato presidente nel centrodestra giri la Campania e alle sue spalle tagliano 10 milioni di euro per la metropolitana che deve decongestionare il traffico tra Napoli e Afragola ».

E sul progetto del Faro: «Non ho alcun tipo di pregiudizio logico. È un progetto molto interessante e ha anche un grande respiro. Poi, siccome è un investimento importante, quando arriveremo in Regione lo guarderò meglio e approfondiremo le varie cose».

Infine: «Gli artigiani sono una risorsa e rappresentano anche la grande identità professionale del nostro territorio, ma soprattutto sono un modello di occupazione importante. Ci sono imprese artigiane importanti e quindi è fondamentale aiutarle».

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