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Regionali in Campania
30 Ottobre 2025 - 07:46
Schillaci e Cirielli a Caivano
NAPOLI. «Sarebbe auspicabile un confronto pubblico con Fico. È giusto che i cittadini conoscano meglio i candidati presidenti e non vadano solo a votare per i capibastone, che gli portino il facsimile l’ultima sera a casa».
A dirlo il candidato del centrodestra alla presidenza della Regione Campania, Edmondo Cirielli, a margine della visita al centro sportivo “Pino Daniele”, a Caivano, assieme al ministro della Salute Orazio Schillaci: un’occasione per conoscere l’ambulatorio sociosanitario attivo all’interno del complesso, nato grazie alla collaborazione tra Sport e Salute spa e l’Istituto Nazionale per la promozione della salute delle popolazioni migranti e per il contrasto delle malattie della povertà, ente pubblico vigilato dal Ministero della Salute.
Le attività si sviluppano attraverso un approccio multidisciplinare e inclusivo che coinvolge medici specialisti in medicina dello sport, nutrizione, ginecologia e psicologia. Le prestazioni offerte comprendono servizi di consulenza e assistenza ginecologica, orientate alla tutela della salute della donna e alla promozione di una sessualità consapevole e responsabile, con interventi di educazione alla prevenzione delle malattie sessualmente trasmissibili e di contrasto alla violenza di genere. Vengono inoltre fornite consulenze nutrizionali personalizzate, rivolte sia a chi pratica attività sportiva sia a chi desidera migliorare il proprio equilibrio alimentare.
«Ci lamentiamo che il popolo non va a votare e che c’è calo dell’affluenza, ma se poi ci chiudiamo nei palazzi o nelle segreterie di partito certamente non otteniamo un buon risultato» sottolinea il viceministro che sulla questione liste pulite è chiaro: «Sono sempre stato garantista e penso che se la legge consente a una persona di candidarsi, allora questa persona può farlo. Se poi vogliamo parlare nel linguaggio “grillinese” di Conte, allora c’è una profonda incoerenza, perché le liste che sostengono Fico sono zeppe di indagati, persone che hanno qualche condanna o persone che hanno anche accusato di opacità per rapporti con la malavita». Cirielli, poi, ricorda che «la presenza del ministro Schillaci è la conferma dell’impegno del governo Meloni per Caivano e per le periferie, oltre che per la sicurezza in particolare il Sud. Qui si sarebbe dovuta muovere la Regione, che ha competenze su infrastrutture, sport, assetti sociali, ma ha fatto tutto il Governo, come dimostra il centro sportivo “Pino Daniele”. La nuova Regione dovrà fare questi tipi di interventi per le aree più svantaggiate, i fondi ci sono».
Dal canto proprio, Schillaci evidenzia che «sul piano di rientro sanitario della Regione Campania non c’è nessuna motivazione politica, abbiamo esaminato con i tecnici la richiesta in modo preciso e puntuale. Questa è la verità e credo che i cittadini campani siano i primi a potersi rendere conto di come sia stata governata nei questi anni la sanità campana».
E ancora: «Ci sono problemi di lista di attesa, se andiamo a vedere i dati è la Regione che ha assunto meno personale negli ultimi cinque anni, quindi insomma ci sono dei problemi strutturali che vanno affrontati, risolti, nell’interesse dei cittadini campani. Noi vogliamo aiutare le Regioni per dare una sanità pubblica migliore a tutti, rispettando i dettami della Costituzione. La sanità e l’offerta di cura in Italia non possono dipendere dal Cap, da dove uno ha la fortuna o la sfortuna di vivere. Non è pensabile avere una sanità che va a due velocità non solo tra Nord e Sud ma anche tra piccoli centri e grandi centri, tra i centri delle città e le periferie».
Infine: «I punti nascita sono sempre un po’ un problema dovunque, in tutti i territori. Bisognerebbe coniugare gli aspetti relativi alla sicurezza. Più neonati nascono in un punto nascita maggiore è la sicurezza. Poi ci sono le esigenze del singolo territorio. Questo è quello che abbiamo sempre fatto da quando siamo al governo e quello che continueremo a fare in tutti i territori, coniugare le cose».
A replicare a Schillaci sul piano di rientro è Valeria Ciarambino, vicepresidente del consiglio regionale e candidata con Avanti Campania Psi: «C’è da essere basiti. Il rappresentante di un governo che ha tagliato pesantemente le risorse per la sanità pubblica e che tiene la sanità campana ostaggio di squallidi interessi elettorali viene a fare passerelle col candidato Cirielli, permettendosi di farci la morale. Non ci servono le sue chiacchiere e i suoi giudizi. Ci serve che liberi la Campania da un piano di rientro che impedisce all'istituzione regionale di investire risorse proprie in prestazioni sanitarie in aggiunta a quelle essenziali e che blocca la possibilità di assumere il personale che manca».
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