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«Pd e M5S, archiviato loro moralismo»

Cirielli sulla stretta di mano Fico-De Luca: «Hanno coalizione piena di impresentabili»

«Pd e M5S, archiviato loro moralismo»

Calderone e Cirielli

NAPOLI. Una mattinata densa di numeri, dichiarazioni e simboli politici. A Napoli, davanti ai dati Istat che confermano la crescita dell’occupazione in Italia e nel Mezzogiorno, il ministro del Lavoro Marina Calderone e il candidato del centrodestra alla presidenza della Regione Campania Edmondo Cirielli disegnano un quadro di fiducia, ma anche di rigore.

«I dati usciti oggi (ieri, ndr) - spiega Calderone - ci danno un’ulteriore conferma dell’andamento positivo dell’occupazione che osserviamo da ottobre 2022. Abbiamo recuperato quasi due punti percentuali di disoccupazione, aumenta il lavoro giovanile e femminile, diminuiscono gli inattivi e crescono i contratti a tempo indeterminato. È un segnale importante, che ci spinge a lavorare ancora meglio, sostenendo le Regioni, le imprese e i lavoratori».

Il ministro sottolinea anche la portata della manovra economica appena approdata in Parlamento: «C’è un pacchetto molto importante, con quasi due miliardi di euro per sostenere i rinnovi contrattuali, la produttività e gli investimenti in welfare. Sosteniamo il lavoro regolare e sicuro, la formazione e il ruolo delle donne con figli. È così che si costruisce un’economia solida».

Poi il riferimento al Ponte sullo Stretto: «È un’opera che porta tanto lavoro e tanto lavoro di qualità. Le richieste di assunzione, anche dall’estero, mostrano quanto sia considerata una grande sfida tecnologica e ingegneristica. Dobbiamo investire sulle competenze di alto livello».

Accanto a lei, Cirielli mette in fila i punti della sua agenda per la Campania. «I numeri dell’occupazione sono incoraggianti, ma qui il divario resta ancora profondo. Dobbiamo usare meglio le risorse europee, a cominciare dal Fondo sociale europeo, e creare un vero reddito di promozioneformazione. Servono premi alle aziende che assumono, sostegno alle scuole che formano personale qualificato e una rete efficiente di politiche attive».

Nella sede di Confagricoltura Campania, Cirielli incontra il presidente Fabrizio Marzano e i rappresentanti del settore agricolo, firmatari del documento “Agricoltura al centro dello sviluppo regionale 2025- 2030”.

«L’agricoltura deve tornare centrale - afferma - perché è il cuore economico e ambientale del territorio. Produciamo qualità, generiamo reddito, alimentiamo l’industria agroalimentare. L’abbandono dei campi è una delle cause del degrado ambientale, mentre la presenza dell’uomo lo contrasta. È anche un motore di turismo e identità».

Poi l’incontro con gli artigiani alla sede di Casartigiani Napoli, dove il presidente Fabrizio Luongo apre il confronto con il mondo delle piccole imprese. Cirielli ascolta le richieste su credito, transizione ecologica e burocrazia: «Gli artigiani sono la spina dorsale della Campania. Le nostre politiche devono valorizzare chi produce ricchezza e lavoro. Il centrodestra punta sulla concretezza, non sugli slogan».

Sul fronte politico, risponde alle domande sulla stretta di mano tra Roberto Fico e Vincenzo De Luca che ha agitato la scena del centrosinistra: «Sono un uomo di pace - dice - ma Pd e 5 Stelle hanno deciso di archiviare il loro stesso moralismo. Le loro liste sono piene di impresentabili, secondo i criteri che avevano inventato. Noi siamo sempre stati garantisti: se la legge consente a una persona di candidarsi, si può candidare. Almeno torniamo al criterio dello Stato di diritto».

Cirielli parla anche di autonomia differenziata: «Quella per eccellenza l’ha votata il Pd con la riforma del Titolo V. Noi vogliamo solo garantire i livelli essenziali delle prestazioni per tutti. Il governo Meloni mira a correggere le disuguaglianze tra Nord e Sud. Da presidente, difenderò gli interessi della Campania in un quadro di coesione nazionale».

Infine, un appello alla trasparenza elettorale: «Dico ai miei candidati di vigilare e di avere un atteggiamento intransigente. Nessuna cortesia in campagna elettorale. Se qualcuno sbaglia, saremo i primi a pretendere giustizia».

La giornata napoletana del centrodestra si chiude con un filo conduttore netto: lavoro, impresa e legalità come architravi del nuovo modello campano. Calderone parla di “qualità dell’occupazione”, Cirielli di “regole e sviluppo”. Entrambi evocano un Sud che non chiede più assistenza, ma opportunità.

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