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San Giovanni a Teduccio

Tentato assalto alla Ferrari sequestrata

Due banditi provano a bloccare il carro attrezzi che stava trasportando la fuoriserie

Tentato assalto alla Ferrari sequestrata

NAPOLI. Il giallo di una Ferrari “Italia” ritrovata a Volla, sequestrata e oggetto di una tentata rapina poche ore dopo a San Giovanni a Teduccio.

La polizia sta indagando sulla sospetta successione dei tempi per verificare un collegamento tra le due vicende, oltre che per risalire agli autori dell’aggressione all’autista del carro attrezzi che trasportava la vettura al deposito giudiziario della ditta incaricata, a Barra.

Erano in due in sella a uno scooter Honda grigio senza targa, fuggiti dopo una colluttazione con il conducente che ha reagito alla rapina. Tutto è cominciato nel pomeriggio di alcuni giorni fa, quando un poliziotto libero dal servizio ha notato una Ferrari in una zona periferica di Volla e si è chiesto come mai si trovasse in quel luogo, apparentemente abbandonata.

Dalla targa si è scoperto che la vettura era sotto sequestro da qualche giorno per un provvedimento emesso dal tribunale di Milano. Così, in attesa di ulteriori accertamenti investigativi, è stato chiesto l’intervento di un carro attrezzi convenzionato con la questura.

L’automezzo con la Ferrari agganciata è partito per il deposito della ditta, ma sul corso San Giovanni a Teduccio due uomini su uno scooter si sono affiancati all’autista, costringendolo a fermarsi facendo intendere di essere armati. L’uomo è sceso, ma quando ha intuito che non era vero e comunque mostrandosi coraggioso, ha reagito alla rapina ingaggiando una violenta colluttazione con i malviventi.

Fino a quando questi hanno desistito dal tentativo e sono fuggiti sul motorino in direzione di Ponticelli. Era tarda sera: intorno alla mezzanotte il carro attrezzi è arrivato a destinazione, in via Volpicella. Le indagini sono condotte dal commissariato Vicaria-Mercato, dove presta servizio il poliziotto libero dal servizio intervenuto a Volla. Del caso è stata informata anche la Squadra mobile, organo investigativo principale di tutte le questure.

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