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Malanapoli
31 Ottobre 2025 - 08:27
Nella foto i rilievi sulla scena del crimine: le indagini sono condotte dai poliziotti della Squadra mobile di Napoli
NAPOLI. La tregua estiva è ormai solo un lontano ricordo. Dopo qualche settimana di tregua apparente, i clan di camorra tornano a mostrare i muscoli e la zona delle Case Nuove ripiomba nel terrore. A pochi giorni di distanza dalla sparatoria avvenuta in vico Gabella Vecchia, un commando di sicari è entrato di nuovo in azione.
I killer questa volta hanno agito però in una strada ipertrafficata, via Vespucci, incuranti della presenza di decine di automobilisti. Nel mirino è così finito lo stabile che si trova al civico 129: il muro esterno di uno degli appartamenti situati al terzo piano, in particolare, è stato crivellato con quattro colpi di pistola.
Altre due ogive sono state invece individuate sul selciato. Sul raid indaga adesso la polizia, che sta facendo tutto il possibile per cercare di risalire ai due pistoleri in tempi ragionevolmente brevi. L’allarme è scattato alle 15,30 di ieri.
È a quell’ora, infatti, che alcuni automobilisti e residenti hanno segnalato alla polizia la presenza di due uomini in scooter che, nonostante il traffico intenso di via Vespucci, hanno fatto fuoco tra la folla. Il passeggero, in particolare, mentre il “mezzo” era ancora in corsa, avrebbe estratto l’arma e, puntandola verso l’alto, avrebbe premuto il grilletto più volte.
Per fortuna nessuno si è fatto male e non sono stati registrati neppure gravi danni, a parte i quattro fori sul muro esterno del palazzo. Si è trattato dunque di una stesa intimidatoria. Le indagini sono adesso condotte dai poliziotti della Squadra mobile, che hanno già acquisito le immagini registrate da alcune telecamere di sicurezza installate lungo via Vespucci e in alcune strade secondarie delle Case Nuove e del Mercato.
Gli investigatori escludono intanto che il vero obiettivo fossero gli inquilini dell’appartamento danneggiato: si tratta infatti di una famiglia di incensurati, senza alcun legame con la criminalità. Esclusa per il momento anche la possibilità che l’intimidazione fosse diretta alla concessionaria di moto che si trova davanti al punto in cui si è consumato il raid.
Il sospetto, dunque, è che si tratti dell’ennesima rappresaglia armata finalizzata a conquistare nuove fette di territorio, in cui impiantare business criminali: su tutti lo spaccio di droga al dettaglio e l’imposizione del racket. Resta però da capire quali siano le paranze protagoniste dello scontro oggi in atto: i sospetti si stanno focalizzando soprattutto su alcuni reduci del clan Caldarelli-Mazzarella, storicamente egemone nella zona, e del gruppo Marigliano.
Il raid desta particolare preoccupazione, oltre che per le modalità, anche perché scattato a pochi giorni di distanza da un’altra stesa. Il 23 settembre, sempre in pieno pomeriggio, un commando di pistoleri ha fatto fuoco nel poco distanza vico Gabella Vecchia, centrando un appartamento terraneo attualmente disabitato: in questo caso a indagare sono invece i carabinieri. Gli inquirenti non escludono che le due sparatorie possano essere frutto della stessa regia criminale. Meno battuta per ora la pista del botta e risposta.
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