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La prova

Riparte il maxi concorso Oss

Cinque giorni per gli scritti a partire da domani per 25mila candidati fra Napoli e Salerno. Sui vecchi test indaga la procura

Riparte il maxi concorso Oss

NAPOLI. Dopo un'interruzione che aveva generato non poche proteste, la Regione ha dato il via libera alla ripresa delle procedure concorsuali per l'inserimento di 1.274 nuove unità di Operatori Socio-Sanitari (Oss) nel proprio organico, tramite contratti di lavoro stabili.

La selezione, alla quale partecipano oltre 25mila aspiranti, vedrà la riattivazione ufficiale delle sessioni d'esame. Le valutazioni scritte, inizialmente fissate per il 23 settembre e poi bloccate, sono state completamente riorganizzate e si terranno nell'arco di cinque giorni lavorativi consecutivi, con avvio delle sessioni fissato per lunedì e conclusione per venerdì.

I candidati, suddivisi in numerosi turni a causa dell'alta affluenza, si misureranno con i quiz in due poli logistici distinti, a seconda dell'Azienda Sanitaria Locale di riferimento: circa 12mila persone candidate per l'Asl Napoli 1 Centro sosterranno la prova al Palapartenope, mentre circa 12mila candidati per l'Asl di Salerno avranno la sede d'esame presso il Palavesuvio. Gli avvisi formali di convocazione sono già stati recapitati a tutti i partecipanti.

L'improvvisa sospensione di settembre, comunicata a meno di una settimana dall'inizio, era stata motivata dalle Asl di Salerno e Napoli con vaghe «difficoltà logistiche», fatto è che la Procura della Repubblica sta conducendo accertamenti sulla vicenda. In realtà Severino Nappi, capogruppo della Lega in Consiglio regionale e il presidente della Regione Vincenzo De Luca, in quell'occasione aveva detto che c'era il rischio di «porcherie e della possibile vendita dei posti, a cifre anche di 15mila euro».

Era stato lo stesso De Luca a chiedere che i test si svolgessero alla presenza delle forze dell'ordine inoltre il governatore aveva garantito la prosecuzione del bando, ma con l'adozione di un protocollo differente e l'ausilio delle forze dell'ordine, appunto, per supervisionare lo svolgimento.

Nel frattempo, le rappresentanze sindacali avevano espresso forte preoccupazione, chiedendo di non invalidare la selezione per evitare di aggravare la piaga del precariato nel settore socio-sanitario regionale. Le prove di valutazione si svolgeranno proprio a ridosso della campagna elettorale per le regionali. La selezione si articola in due fasi d'esame (una prova scritta e una prova orale), integrate da una valutazione dei titoli di studio e professionali presentati dai candidati.

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