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2 novembre
02 Novembre 2025 - 09:00
NAPOLI. La messa dei defunti celebrata dal cardinale Domenico Battaglia oggi si terrà nella chiesa “Risorgeremo” nel cimitero Nuovissimo, a partire dalle ore 10,30. Questo evento fa parte delle celebrazioni per la commemorazione dei defunti che, anche quest’anno, pare non saranno affatto commemorati come si deve.
Il problema resta lo stato di degrado del cimitero di Poggioreale. Vero è che si tratta di un argomento del quale spessissimo si sono occupati i giornali ma che diventa pressante porprio in questi giorni che il culto cattolico dedica all’onoranza dei defunti.
Camminando per i viali del camposanto colpiscono le erbacce cresciute a dismisura, loculi e tombe abbandonate ed emergenze strutturali che preoccupano tutte quelle aree aperte al pubblico che, soprattutto oggi, si affollano di fedeli e parenti dei defunti.
«Non c’è più la folla degli anni passati - ha ricordato un addetto ai servizi - con le cremazioni il culto dei defunti ha cambiato totalmente il suo obiettivo». Resta però che anche se non in tantissimi queste zone sono disseminate di macerie, immondizia tra la quale si intavedono topi, transenne ed erbacce.
Lo stato di abbandono si concentra in particolare nella parte bassa del cimitero, a pochi metri dall'entrata di via Nuova Poggioreale. È possibile trovare materiale di risulta, pezzi di lapidi -il che significa che alcuni loculi non sono più integri- persino bare di legno e casse metalliche che non sono state smaltite, ma addirittura accatestate lì dove c’è spazio.. In diverse aree, la vegetazione cresce in maniera selvaggia, senza cura e manutenzione, inghiottendo intere cappelle e rendendo inaccessibili diverse vie.
Nel frattempo, il Comune di Napoli parla di un piano di recupero a lungo termine. Tale piano include il censimento e la possibile revoca delle cappelle private abbandonate e il restauro del Quadrilatero degli Uomini Illustri. È previsto anche un progetto da 500 mila euro, in collaborazione con la Curia, per mettere in sicurezza le parti crollate.
Intanto resta ancora con un punto interrogativo grosso come una congrega il problema dei defunti e dei resti ammassati durante il crollo del 2022. Ad inizio 2022, un cedimento strutturale aveva provocato il crollo di alcune cappelle, con bare rimaste sospese nel vuoto. Tutti rammentano quelle foto fra il macabro e il sacrilego.
A quattro anni da questo evento, che costrinse i parenti delle vittime a scavare tra le macerie per recuperare i resti mortali dei propri cari, l'area interessata è rimasta intatta e interdetta. Le operazioni di messa in sicurezza, infatti, non sono state terminate e l’area risulta ancora inaccessibile.
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