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il bilancio

A Napoli turismo da record

La città si attesta ancora al top delle mete four seasons e si veste già con l’abito natalizio

A Napoli turismo da record

NAPOLI. Nonostante il calendario sfavorevole, con la festività di Ognissanti caduta di sabato e l'assenza di un "ponte lungo" canonico, Napoli ha registrato un successo turistico senza precedenti, consolidando la sua posizione come meta europea four seasons. Il dato più significativo è il superamento delle 550mila presenze, che rappresenta un raddoppio netto, ovvero più del doppio, rispetto allo stesso periodo del 2024, come certificato dall'Osservatorio del Turismo del Comune. Si tratta di un record assoluto per il periodo.

Questo eccezionale flusso è stato alimentato anche grazie al forte traffico generato dagli ingressi gratuiti nei musei statali per la prima domenica del mese e per l'ulteriore estensione dell'offerta al martedì 4 novembre, in occasione della Festa delle Forze Armate. La composizione del flusso conferma la crescente internazionalizzazione della città. I mercati tradizionali europei restano solidi, con forte presenza da Spagna, Francia, Gran Bretagna, Svizzera e Paesi Bassi, insieme al contributo di Stati Uniti e Polonia.

Tuttavia, l'Osservatorio del Turismo comunale evidenzia un boom dai mercati asiatici, in particolare da India e Corea del Sud. Questo segmento di visitatori è strategicamente importante in quanto si caratterizza per una permanenza media più lunga e una spesa pro-capite superiore, contribuendo significativamente all'economia locale. Parallelamente, il turismo interno rimane fondamentale, con un forte afflusso dalle regioni chiave come Lazio, Lombardia, Calabria, Puglia, Toscana e Sicilia. Questo pubblico eterogeneo ha contribuito all'animazione dei flussi su tutto il territorio urbano, dai vicoli al lungomare.

La notevole affluenza ha avuto un impatto immediato e misurabile sul commercio locale. Le attività del centro storico hanno avviato in anticipo la vendita di prodotti artigianali legati al Natale, come pastori e sacre famiglie, e all'iconografia popolare, tra cui cornicelli e articoli su Maradona. Tutto il centro storico infatti è già uno sbrilluccichio natalizio al quale sta contribuendo l’installazione e la messa in posa di luminarie e addobbi natalizi come i grandi alberi di Natale in piazza Municipio e in piazza Borsa.

Questa anticipazione commerciale ha sfruttato il picco di traffico turistico, massimizzando le opportunità di vendita diretta e rinforzando il "brand Napoli" basato sul mix di sacro e profano. L'attività intensa nel settore culturale e museale, con file lunghissime registrate fuori dai musei, sebbene non generi un ricavo diretto da biglietteria nei giorni gratuiti, aumenta l'indotto sulla ristorazione, il merchandising e i servizi turistici ancillari. In conclusione, il mini ponte di Ognissanti si è dimostrato un asset di bilancio eccezionalmente performante per il settore turistico napoletano.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

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