Speciale elezioni
il caso
04 Novembre 2025 - 10:52
									Il tribunale del Riesame ha annullato la misura interdittiva che era stata imposta al rettore dell’Università Parthenope, Antonio Garofalo. La decisione, maturata in fase di appello, ha ribaltato le accuse precedenti secondo cui Garofalo avrebbe ostacolato la regolarità di una gara d’appalto per i servizi di guardiania all’interno dell’ateneo.
La difesa, guidata dal penalista e accademico Vincenzo Maiello insieme all’esperto di diritto amministrativo Giuseppe Ceceri, ha sostenuto con successo che il rettore, anche nelle sue funzioni di presidente del Consiglio di Amministrazione, ha sempre agito nell’interesse dell’istituzione universitaria senza favorire alcun partecipante alla gara.
Va ricordato che, sin dall’interrogatorio cautelare davanti al giudice per le indagini preliminari, l’ipotesi di corruzione era già stata esclusa, poiché non sono emerse prove di vantaggi o favori in cambio di benefici per Garofalo. Il Gip di Napoli aveva infatti sottolineato che il breve soggiorno del rettore a Mykonos, ospite di un vecchio amico, era un fatto marginale rispetto al valore dell’appalto e non poteva configurarsi come una contropartita corruttiva.
Con la revoca della misura restrittiva disposta dal Riesame, Antonio Garofalo viene così reintegrato nel suo ruolo di rettore e potrà riprendere la guida dell’Università Parthenope.
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