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L'iniziativa

A Napoli un corso per formare costumisti di cinema, teatro e tv

Il progetto finanziato dal Mic e promosso da Cinecittà in collaborazione con la Fondazione San Gennaro e la Fondazione Cnos Fap Napoli

A Napoli un corso per formare costumisti di cinema, teatro e tv

NAPOLI. Manca pochissimo all’inizio del corso di formazione: “Bottega artigiana: sartoria, taglio e costume” un progetto finanziato dal MIC e promosso da Cinecittà in collaborazione con la Fondazione San Gennaro e la Fondazione Cnos Fap Napoli.

Nella conferenza stampa di presentazione, tenutasi il 4 novembre presso l’Istituto Salesiano don Bosco di Napoli, Lucia Borgonzoni, sottosegretario al Ministero della Cultura, ha manifestato la propria soddisfazione nell’essere riuscita portare a termine il progetto.

Nel ringraziare padre Antonio Loffredo, parroco a servizio dei ragazzi “difficili”, e don Fabio Bellino, direttore del Don Bosco, ha sottolineato l’importanza della loro missione nel dare speranza ai giovani.

«È evidente l’attenzione e la cura che l’Istituto rivolge ai ragazzi ed è altrettanto palese la serenità e l’entusiasmo dei fruitori; pertanto, la scelta di utilizzare il Don Bosco per le lezioni teoriche del corso è senz’altro la migliore» ha affermato Borgonzoni, sottolienado che il MIC ha investito tanto sulla formazione perché ritenuta fondamentale per l’inserimento nel mondo del lavoro.

Saccone, presidente di Cinecittà, ha spiegato che l’area tematica del corso riguarda i costumi teatrali del XVI e XVII secolo, il cosiddetto “Siglo de Oro”, epoca ricca di creatività e splendore in tutti i settori dell’arte, durante la quale Napoli si è distinta per magnificenza. Per questo la scelta della capitale del Regno delle Due Sicilie come location non è stata casuale.

All'incontro è intervenuto padre Loffredo, parroco del rione Sanità che con la sua opera di riqualificazione è diventato tanto popolare da ispirare una serie televisiva.  Ha parlato della necessità di motivare i ragazzi, farli appassionare ad un progetto con la pratica più con la teoria, ritenendo quindi che l’addestramento a un lavoro di tipo manuale sia ideale allo scopo.

Gli ha fatto eco Pasquale Calemme, presidente della Fondazione San Gennaro dello stesso quartiere, che ha manifestato grande soddisfazione per il coinvolgimento della fondazione in questo progetto perché «le abilità e le competenze a Napoli ci sono, sono le opportunità che mancano; quindi, è giusto che il governo provveda con iniziative mirate».

Ha concluso Anna Giordano, costumista di teatro e cinema nonché docente al corso che collabora coi più importanti registi italiani, rimarcando che il costume è fondamentale nelle produzioni in quanto funzionale al racconto e indicativo di tanti elementi.

Il corso, completamente gratuito, avrà inizio il 10 dicembre 2025 (data entro cui è ancora possibile iscriversi) e terminerà il 31 marzo 2026. Sarà articolato in 30 ore settimanali per un totale di 300 ore, con lezioni teoriche presso l’Istituto don Bosco e pratiche in sartorie teatrali convenzionate.

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