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Regionali in Campania

Conte snobba tutti i sondaggi

Il leader del M5S: «Il modello Caivano? Non è vincente e FdI è assente alle Comunali»

Conte snobba tutti i sondaggi

Da sinistra: Roberto Fico e Giuseppe Conte

NAPOLI. «Fico avanti di 7 punti su Cirielli? C’è un vantaggio, ma questo non è il momento di stare a guardare qualche sondaggio. Ce ne sono altri che accertano un vantaggio anche maggiore. Non è questo, non mi hanno mai appassionato. Adesso quello che ci deve appassionare è il dialogo con la comunità campana, come sta facendo il nostro candidato Roberto Fico e tutti noi. Dobbiamo ascoltare, nella prospettiva di un impegno di governo regionale c’è poi da lavorare per cercare di soddisfare quelli che sono i bisogni dei cittadini e non i bisogni dei politici».

Il leader del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte, torna in Campania il pimo dei due giorni di tour elettorale con il candidato governatore Roberto Fico. Sessa Aurunca, Castellammare di Stabia e Caivano le tappe toccate. «Questi miei passaggi in Campania erano già programmati, come sono già programmati per la settimana prossima. I miei passaggi sul territorio, l’ascolto del territorio non nascono dai sondaggi, che notoriamente guardo con sereno distacco» aggiunge il leader pentastellato.

L’ex premier attacca il centrodestra sul modello Caivano: «Gli episodi di cronaca recenti dimostrano che questo modello del Governo non è assolutamente vincente e non mi sembra abbia portato risultati. Mi sembra che sia anche certificato che, ad esempio, Fratelli d’Italia, dopo aver mandato ministri, aver sbandierato grandi progetti vincenti, grandi rivoluzioni, non si sia neppure presentata alle elezione. Un atto non molto onorevole di responsabilità politica, se ti sei assunto una responsabilità di fronte a una comunità cittadina».

E ancora: «È inutile strombazzare richiamare i riflettori quando c’è l’episodio, scendere in quelle occasioni, mandare i ministri che fermano i treni per arrivare a Caivano. Con grande difficoltà tra l’altro creata a tutti i pendolari che sono sul treno. Non è così che si risolvono i problemi. Prendiamo quel miliardo di euro che è in Albania, facciamo rientrare quelle centinaia di agenti, impieghiamolo qui. Per le forze dell’ordine, per presidiare i territori, per aumentare il numero delle telecamere, per rispondere al bisogno di sicurezza dei cittadini».

E sul rapporto con De Luca aggiunge: «Credo che l’elettorato del Movimento 5 Stelle abbia compreso che oggi ci stiamo assumendo una grande responsabilità di guidare questo processo politico elettorale avendo candidato Roberto Fico. Siamo in prima persona nel ruolo di guida e, con tutto il rispetto per il presidente uscente, in questo momento la guida di questo so è di Roberto assieme al Movimento 5 Stelle e in buona compagnia delle altre forze politiche. Ci siamo assunti la responsabilità in prima persona e con tutto il senso di umiltà, di orgoglio e responsabilità stiamo cercando di portare a termine questo progetto».

Fico, dal canto proprio, nel corso della visita alla cooperativa “Aldilà dei Sogni” sottolinea che «sui beni confiscati dobbiamo provare ad avere procedure più veloci, assegnazioni più veloci e progetti di sviluppo importanti, perché sono tante le aree che hanno beni confiscati e noi possiamo far sì che ci sia una pratica più agevole per recupare il territorio e sviluppare e favorire un'imprenditoria sana».

E nel primo giorno in Campania di Conte arriva la notizia che il Consiglio di Stato ha confermato l’esclusione della lista Roberto Fico Presidente nella circoscrizion irpina dopo la sentenza emessa il 31 ottobre scorso dalla sezione saleniatana del Tar Campania: le 40 firme in più rispetto alla soglia massima prevista di 230 per la sottoscrizione della lista sono state considerate “penalizzanti” per le altre liste che, teoricamente, sarebbero state svantaggiate da una platea potenzialmente ridotta di sottoscrittori.

La difesa aveva eccepito che la soglia del numero massimo delle firme non sarebbe assistita da norme univoche e chiare contenute nella legge elettorale della Campania. Maria Laura Amendola, Luigi Famiglietti, Silvana Acierno e Franco Fiordellisi escono dalla competizione elettorale.

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