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Regionali in Campania

Cirielli crede nella “remuntada”

«Siamo a meno di sette punti dal centrosinistra». La Russa: «Al fianco di Edmondo, non potevo non esserci»

Cirielli crede nella “remuntada”

Da sinistra Edmondo Cirielli e Ignazio La Russa

NAPOLI. «Su Napoli una settimana fa eravamo dati 19 punti sotto, ora siamo a meno sette punti nei sondaggi che sono molto concentrati su Napoli, provincia che pesa più del 50 per cento sul risultato complessivo». Edmondo Cirielli, candidato alla presidenza della Regione Campania per il centrodestra, commentando l’ultimo sondaggio dell’Istituto Noto crede sempre di più nella “remuntada”. E con lui tutto il centrodestra. Tutto questo in una giornata intensa, con appuntamenti a Confesercenti e Ance in mattinata e l’iniziativa a Pagani con il presidente del Senato, Ignazio La Russa.

«Siamo fiduciosi in un vero recupero, ma al di là dei numeri e delle previsioni, io conosco da moltissimi anni Edmondo, e non potevo non essere qui al suo fianco» dice il numero uno di Palazzo Madama. «Ora si tratta di tradurre il buon governo nella volontà degli elettori e la volontà degli elettori deve ancora essere espressa, vedremo quale sarà. Non voglio entrare in polemica né con la sinistra né fare il propagandista, ma è del tutto evidente che i risultati di Giorgia Meloni in Italia sono tali da far stupire il mondo e c’è solo qualcuno che finge di non accorgersene» aggiunge.

«Penso che i nostri migliori alleati siano quelli del Pd, che hanno governato per dieci anni, hanno scelto Fico e hanno messo in ginocchio la Campania. Dati vergognosi dal punto di vista della sanità, del lavoro, delle politiche sociali - arringa Cirielli -. Non dobbiamo fare un’operazione verità perché i cittadini conoscono bene la situazione, ma dare delle proposte e delle alternative e dimostrare di essere credibili e per evitare che moltissimi non vadano proprio a votare». Secondo il viceministro degli Affari esteri «De Luca ormai appartiene al passato, la sua coalizione mi sembra che si vergogni, il suo nome è scomparso, lui cerca magari attaccando e polemizzando di farsi un po’ di pubblicità».

E nel corso dell’incontro a Confesercenti della mattinata, con il presidente Vincenzo Schiavo che gli consegna il decalogo delle necessità delle imprese, ribadisce che «al centro del nostro programma ci sono le imprese e il lavoro che generano, siamo in sintonia con il mondo di chi produce. Un imprenditore non può essere una sorta di animale da mungere per le tasse. Occorre aiutare chi produce, abbiamo i fondi, dal Fes ai fondi di coesione, e la possibilità di cofinanziare ulteriormente la Zes».

Non manca un attacco al candidato del centrosinistra, Roberto Fico: «Ha dimostrato di non conoscere affatto la realtà della sanità campana. La medicina generale in Campania è una vera trincea: nei prossimi anni andranno in pensione circa 1.200 medici di famiglia e, senza una pianificazione seria, rischiamo di lasciare intere comunità senza assistenza di base. Invece di offendere chi ogni giorno sopperisce alle carenze generate da dieci anni di cattiva programmazione regionale, bisognerebbe sostenere concretamente i professionisti che garantiscono la tenuta del sistema».

E all’Acen, Cirielli ribadisce che «l’edilizia rappresenta da sempre il motore dell'economia locale e nazionale. Il tessuto produttivo della città di Napoli e della Regione va ascoltato e sostenuto. Con loro vanno immaginati corridoi di sviluppo che possano consentire crescita economica e sociale e lavoro, non solo per le giovani generazioni».

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