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Stese e sangue alle Case Nuove, è faida tra i Rinaldi e i Mazzarella

Individuati i due gruppi criminali che si stanno contendendo il monopolio della zona

Stese e sangue alle Case Nuove, è faida tra i Rinaldi e i Mazzarella

NAPOLI. Sarebbero maturati nelle Case Nuove, restando confinati nella zona, i contrasti esplosi nelle ultime settimane in ambienti malavitosi. Vi rientrerebbero quelli tra i Rinaldi e i Mazzarella versante Mercato, con i rispettivi gruppi alleati Contini-Marigliano e Caldarelli. L’episodio più grave è stato il ferimento di un 18enne incensurato l’altro ieri notte in via Michelangelo Ciccone, alle Case Nuove, a ridosso della stazione centrale. La vittima, centrata ai polpacci e ora in condizioni non gravi in ospedale, è Fabio Rinaldi, figlio di Gerri detto “cap ’e fierro”, imparentati con i Rinaldi delle Case Nuove. Nella guerra nulla c’entrerebbero invece i Rinaldi del rione Villa a San Giovanni a Teduccio.

In meno di un mese si sono verificati ben tre episodi collegabili ai contrasti in corso. Prima la stesa nei pressi di un’abitazione nella disponibilità della famiglia Rinaldi in via Gabella Vecchia, sempre alle Case Nuove, attualmente disabitata. Poi c’è stata la clamorosa stesa in pieno giorno in via Amerigo Vespucci, con colpi d’arma da fuoco che hanno colpito le pareti esterne di un’abitazione di persone incensurato, al quarto piano di un edificio. Infine, l’agguato a colpi d’arma da fuoco contro Fabio Rinaldi.

Era l’una e dieci (nella notte tra venerdì e sabato) quando i carabinieri della compagnia Stella sono stati allertati dall’ospedale: un giovane di 18 anni, senza precedenti penali. originario della zona delle Case Nuove, era appena arrivato al pronto soccorso con due ferite da arma da fuoco ai polpacci. I proiettili sono entrati e usciti senza colpire arterie vitali. Secondo una prima ricostruzione Fabio Rinaldi si trovava in via Michelangelo Ciccone, nei pressi di un circolo frequentato da coetanei, quando uno sconosciuto, con il volto coperto, si sarebbe avvicinato a lui aprendo il fuoco e colpendolo alle gambe.

Dietro quel gesto, per gli investigatori, potrebbe esserci un avvertimento che avrebbe avuto come prologo un episodio avvenuto due settimane fa. Il 23 ottobre, infatti, sempre i carabinieri della compagnia Stella e del Nucleo radiomobile erano intervenuti in via Gabella Vecchia, dopo una raffica di colpi esplosi contro un’abitazione. Sul posto furono trovati 6 fori di proiettile su una tapparella e 2 su un muro adiacente. L’appartamento, risultato disabitato, secondo gli investigatori era in uso alla famiglia del 18enne ferito.

Collegabile alle fibrillazioni in corso sarebbe anche la clamorosa stesa in via Vespucci dello scorso 31 ottobre, quando due pistoleri su uno scooter fecero fuoco in aria centrando le pareti esterne di un appartamento da una famiglia di incensurati. Non erano sicuramente gli abitanti i destinatari dell’avvertimento, ma la distanza ravvicinata tra i vari episodi (23 e 31 ottobre, 8 novembre) farebbe pensare che ci sia un legame tra essi. La tregua nell’area del quartiere Mercato, e in particolare alle Case Nuove, potrebbe essere quindi saltata. Non a caso se ne stanno occupando i poliziotti della Omicidi della Squadra mobile.

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