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Tar Campania boccia ricorso su area protetta Gaiola

Marevivo-Greenpeace: confermati lavori delle reti a Posillipo-Bagnoli, perde il mare

Tar Campania boccia ricorso su area protetta Gaiola

Il parco sommerso della Gaiola

"Il Tar della Campania ha respinto il ricorso presentato dalle realtà ambientaliste contro il progetto "Infrastrutture, Reti idriche, Trasportistiche ed Energetiche, dell'area del sito di interesse nazionale di Bagnoli Coroglio di Invitalia Spa". Lo rendono noto le associazioni Marevivo e Greenpeace Italia sottolineando che "Il Tar conferma il progetto dando via libera ai lavori di potenziamento delle reti idriche e fognarie nell'area di Posillipo-Bagnoli, compreso il rifacimento del collettore "Arena Sant'Antonio", che scaricherà in prossimità dell'Area Marina Protetta Parco Sommerso di Gaiola, una zona tutelata da norme di protezione nazionali ed europee.

Una sentenza che, dicono le associazioni, "ignora totalmente le attuali ricadute sulla biodiversità marina e non spiega con esattezza come le nuove modifiche impatteranno meno sugli habitat di Posidonia e coralligeno presenti nell'area. Habitat che dovrebbero essere integralmente protetti".

Stando alla sentenza, il progetto viene definito "ampiamente migliorativo rispetto alla situazione attuale, grazie a una serie di interventi tecnici per raggiungere tale scopo. I giudici hanno, dunque, ritenuto che il potenziamento delle reti fognarie ridurrà gli sversamenti in mare e migliorerà la qualità delle acque, anziché arrecare ulteriori danni ambientali".

"È una contraddizione in termini che un Piano di bonifica e risanamento ambientale individui come area di scarico dei nuovi scolmatoi fognari proprio un'Area marina protetta - concludono le associazioni - Una sentenza che ci delude profondamente, perché crea anche un pericoloso precedente per il sistema delle Aree Marine Protette italiane ed europee".

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