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“Cittadinanza Attiva”

«Movida più “dura” in tutta la città»

Il popolo della notte “migra” in aree più permissive e questo crea disparità fra residenti e commercianti

«Movida più “dura” in tutta la città»

NAPOLI. Cittadinanza Attiva in Difesa di Napoli ha alzato la voce contro la stretta sulla movida limitata ad alcune zone del Centro Storico. Il presidente dell’associazione, Giovanni Natale, ha inviato una Pc al sindaco Gaetano Manfredi per chiedere, «per motivi di coerenza amministrativa, di evitare discriminazioni tra cittadini residenti e tra esercizi pubblici», estendendo l’efficacia dell’ordinanza all’intero territorio comunale. Questa estensione, spiega Natale, è necessaria anche al fine di prevenire possibili impugnative innanzi al Tribunale Amministrativo Regionale da parte degli esercenti o azioni civili da parte dei residenti in zone escluse.

Contemporaneamente, l'associazione chiede al prefetto di intensificare la vigilanza da parte di tutte le Forze dell’Ordine, in coordinamento, nelle zone non ricomprese nell’ordinanza, per prevenire turbative dell’ordine pubblico e disagi alla cittadinanza. Al centro dell’analisi di Cittadinanza Attiva c’è l’ordinanza del 4 novembre scorso, valida per due mesi, relativa a limitazioni alla vendita e somministrazione di bevande alcoliche (dalle 22 alle 6) e agli orari di chiusura degli esercizi pubblici (dalla domenica al giovedì a mezzanotte e mezza e il venerdì e sabato alle 1,30 del giorno successivo).

Il perimetro del provvedimento riguarda esclusivamente il quadrilatero compreso tra via Domenico Capitelli, vico Quercia, vico Il Quercia, via Nina Moscati, via Cisterna dell’Olio, vico II Cisterna dell’Olio e vico III Cisterna dell’Olio. Natale scrive al sindaco notando con piacere che finalmente l'amministrazione ha dato seguito alle ordinanze del Tribunale di Napoli, anche al fine di evitare eventuali commissariamenti ad acta.

Tuttavia, l’associazione segnala che il fenomeno della cosiddetta “mala movida” risulta esteso a molte altre aree della città, citando a titolo esemplificativo la zona dei baretti di Chiaia, l’area degli chalet di Mergellina, via Aniello Falcone e via Cilea, senza contare molte altre strade e piazze del centro storico. Il doppio binario sulle misure in campo, a detta di Cittadinanza Attiva, potrebbe generare problemi: Natale sottolinea che gli avventori in cerca di alcolici, abituali frequentatori della zona oggetto dell’ordinanza, possano facilmente spostarsi in altre aree cittadine.

Inoltre è stato già notato come ai ragazzi basta spostarsi di pochi metri per poter essere fuori dalle aree a movida ristretta e tranquillamente poter proseguire a bere e a fare baldoria. Questa “transumanza” del popolo della movida, a quel punto, arrecherebbe pregiudizio per la vivibilità dei residenti già fortemente danneggiati, e appare poco coerente che le restrizioni si applichino solo ad alcune strade, creando di fatto una disparità di trattamento tra esercenti contigui e una minore efficacia del provvedimento. L'associazione resta in attesa di una risposta da parte del sindaco Manfredi.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

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