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Fuorigrotta

Corse di auto e scooter, è caos

Protesta per la situazione che ogni sera si ripete nel piazzale antistante lo stadio Maradona

Corse di auto e scooter, è caos

NAPOLI. Fuorigrotta torna a farsi sentire. Dopo le notti di paura segnate da gravi incidenti provocati da corse illegali di auto e scooter nell’area antistante lo stadio Diego Armando Maradona, lato distinti, e l’investimento di una 14enne in via Giambattista Marino, i residenti sono scesi nuovamente in strada l’altra sera poco prima di mezzanotte proprio davanti allo stadio, per chiedere misure concrete a tutela della sicurezza.

La mobilitazione non è rimasta inascoltata. Il Ministero dell’Interno è intervenuto annunciando azioni per rafforzare la sicurezza urbana e interventi finalizzati a migliorare le condizioni della circolazione stradale nel quartiere di Fuorigrotta, in particolare nei pressi del Maradona, anche al fine di tutelare l’incolumità dei pedoni e la quiete pubblica.

La linea è stata definita nel corso della riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, presieduta dal prefetto Michele di Bari. Ma i cittadini sono chiari: non basta. «Non vogliamo solo controlli di polizia e nuove telecamere. Servono interventi strutturali, che impediscano fisicamente le corse notturne», spiegano i residenti, esasperati da anni di segnalazioni, incidenti sfiorati, rumori continui e un senso crescente di insicurezza.

Il presidio vuole lanciare un chiaro messaggio: «Difendiamo la città. Per la vivibilità del quartiere e la fine delle folli corse sotto lo stadio e gli schiamazzi notturni» si legge in un volantino. Al fianco dei residenti, così come nei giorni successivi agli incidenti, il deputato Francesco Emilio Borrelli di Alleanza Verdi Sinistra, Rosario Pugliese e Carlo Ceparano, rispettivamente, membro dell’esecutivo regionale ed esponente di Europa Verde.

«Il Maradona è un palcoscenico di illegalità e violenza. Non si tratta di bravate, ma di comportamenti criminali che mettono a rischio l’incolumità di chi vive in questo quartiere. È inaccettabile che, nonostante le decine di segnalazioni e la vicinanza del Commissariato, questo fenomeno si ripeta da oltre vent’anni. È ora di dire basta. Non possiamo aspettare che avvenga l’ennesima tragedia, o che qualcuno venga pestato per aver provato a documentare queste follie. La nostra richiesta è chiara: servono pattuglie fisse e controlli costanti e serrati. Solo una presenza continua delle forze dell’ordine può scoraggiare in maniera definitiva queste scorribande».

La richiesta degli attivisti del comitato “Fuorigrotta in Movimento” che da mesi lottano è netta: chiudere il piazzale durante le ore notturne con barriere e affidarne la gestione al personale del parcheggio comunale, trasformandolo da zona franca in uno spazio controllato e sicuro.

Una misura semplice ma efficace, capace – secondo loro – di agire come vero deterrente. Il quartiere non chiede miracoli, ma risposte concrete. E soprattutto chiede tempo: non mesi, non promesse, ma interventi immediati. Perché mentre si discute, le corse continuano e i rischi aumentano.

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