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L'inchiesta
16 Novembre 2025 - 08:50
Le indagini sul caso sono condotte dalla polizia di Stato; nel riquadro la vittima Nunzia Cappitelli, 51 anni
NAPOLI. Una donna ferita, che in un video su Tiktok si era definita tre giorni fa «insultata, infamata e calpestata». Un chiaro riferimento alle due denunce per stalking presentate nell’anno in corso: contro il 21enne ex compagno e un 50enne per “comportamento molesto”.
Ma per gli investigatori della polizia, coordinati dalla Procura, i dubbi restano e al momento la pista più battuta porta a un incidente domestico e non a un femminicidio, che pure non viene escluso, almeno fino all’esito dell’autopsia che si svolgerà domani o al massimo martedì.
Il punto è: la casalinga, separata dal marito e madre di due figlie, è stata colpita da una bottigliata in testa, è caduta da sola all’indietro o è stata spinta? Tutte ipotesi compatibili con il tipo di ferita al capo. Oltre all’ex compagno 21enne, con il quale pare che nelle ultime settimane i rapporti fossero tornati buoni, Nunzia Cappitelli prima dell’estate aveva denunciato per stalking anche un secondo uomo: un coetaneo dello stesso quartiere, al momento rimasto sullo sfondo e non al centro dalle indagini.
La 51enne si era rivolta alla polizia per un comportamento molesto che avrebbe tenuto nei suoi confronti il corteggiatore respinto, già identificato e ascoltato dagli investigatori della Squadra mobile della questura. Il quale però sulla base degli elementi raccolti non sarebbe collocabile sulla scena del decesso: nessuno ha visto persone sconosciute aggirarsi in zona e lui venerdì sarebbe stato fuori città. Dichiarazioni su cui ovviamente sono in corso accertamenti.
Nunzia Cappitelli potrebbe essere caduta per un malore o scivolando, battendo la testa all’indietro, mente camminava nell’appartamento con la bottiglia di birra i cui cocci erano affianco al cadavere. Si spiegherebbe così la vistosa ferita al capo. A trovarla è stato l’ex compagno 21enne di Marano, entrato nell’appartamento al piano terra di piazza Sant’Alfonso a Marianella e il primo a dare l’allarme.
La porta era socchiusa e con lui c’era un vicino di casa della donna, chiamato dal giovane preoccupato perché l’ex non gli rispondeva al cellulare: «ci eravamo visti l’altro ieri (mercoledì, ndr)», ha dichiarato agli investigatori che lo ritengono credibile perché non era solo al momento del ritrovamento del corpo.
Nessun elemento quindi è emerso a carico del 21enne, scagionato pure da un’altra testimonianza: quella di una signora che ha dichiarato di averlo visto insieme a Nunzia a inizio settimana mentre sistemavano dei fiori davanti all’appartamentino.
Confermerebbe che i due, pur senza tornare insieme, si erano riappacificati dopo le denunce reciproche per maltrattamenti e minacce degli scorsi mesi culminate in un “codice rosso” per proteggere la donna.
Ieri davanti all’abitazione di Nunzia qualcuno ha messo dei fiori con un biglietto: «Preghiamo per te». Mentre don Pasquale Fioretti, parroco della chiesa di San Giovanni e Sant’Alfonso a Marianella, ricorda: «Mi aveva chiesto di benedire la sua abitazione».
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