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A Fuorigrotta l’ennesimo incidente

Travolta una ragazzina, l’investitore si dà alla fuga. Fiaccolata di protesta

A Fuorigrotta l’ennesimo incidente

NAPOLI. La zona di Fuorigrotta torna a essere teatro di un grave incidente stradale: nella notte tra domenica e lunedì, una ragazzina è stata investita nel piazzale di via Giambattista Marino, nelle immediate vicinanze dello Stadio Diego Armando Maradona. L'episodio è avvenuto intorno all'una di notte in un tratto di strada frequentato per la presenza di locali e baretti, a pochissima distanza dal punto in cui solo una settimana fa un'altra 14enne era stata travolta all'uscita di un McDonald's. La giovane vittima di questa notte, secondo le prime informazioni, avrebbe riportato per fortuna ferite non gravi. Sul posto sono intervenuti gli agenti della Polizia Locale di Napoli, coordinati dalla centrale operativa.

Tuttavia, il quadro dell'incidente è aggravato da un particolare inquietante: l'automobilista alla guida del veicolo è fuggito dopo l'impatto, lasciando la ragazzina ferita sull'asfalto. Il parlamentare Francesco Emilio Borrelli (Alleanza Verdi-Sinistra) ha immediatamente denunciato l'accaduto, riportando le testimonianze che indicherebbero la vittima come minorenne e confermando la fuga del conducente. Questo ennesimo incidente in pochi giorni ha riacceso le proteste per la sicurezza nell'area.

Il deputato Borrelli ha annunciato un nuovo presidio di protesta per la sera stessa, attorno alle 22:30, davanti allo stadio, unendosi ai cittadini e ai comitati di zona che lamentano da tempo lo stato di pericolo sulla strada. 1Stanno aspettando che ci scappi il morto» ha commentato Borrelli. Intanto, l'Amministrazione Comunale, consapevole della gravità della situazione e delle richieste di maggiore sicurezza, sta valutando l'implementazione di misure come l'aumento delle strisce pedonali rialzate, che fungono anche da dissuasori di velocità.

Ma resta il grande e gravoso problema della prevenzione che in questo caso si ottine esclusivamente con la cultura di una guida sicura. Secondo attivisti sociali e politici la cultura del rispetto alla guida dovbrebbe cominciare dalla scuola elementare, proseguire in famiglia e poi alla scuola guida dedicando, anche in questo ultimo caso, alcune ore a tali insegnamenti. «Ormai l’abbiamo imparato che le manifestazioni servono a scuotere le coscienze degli adulti, forse, ma certamente non quelle dei ragazzi che si mettono al volante di bolidi e che comunque non hanno nemmeno la coscienza di fermarsi quando accade un incidenteha ricordato un residente di Fuorigrotta per cui deve intervenire la pubblica amministrazione e ancor di più il Govrno con leggi appoisite prima ancora che punitive, preventive». 

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