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solidarietà

Una casa famiglia per i bambini del Burundi

il Prof Liborio Denaro e padre Lucien hanno realizzato un miracolo, con l'aiuto di Rotary Club e Inner Wheel, la FIDAPA, il CIF e l’Unitrè di Piano di Sorrento

Una casa famiglia per i bambini del Burundi

SORRENTO. Serata dedicata alla solidarietà sabato scorso, 15 novembre, al Centro Don Luigi Verde della parrocchia di Nostra Signora di Lourdes. A scendere in campo, oltre la testata Sireon, promotrice negli anni di questa iniziativa, con il prof. Liborio Denaro, le sezioni sorrentine del Rotary Club e Inner Wheel, la FIDAPA, il CIF e l’Unitrè di Piano di Sorrento. Ad affiancare le associazioni, alcuni professionisti locali che, con la loro voce e con la loro musica, si sono esibiti portando sul palco il loro talento. Costantino Astarita, Ilaria Iaccarino, Gianni Iaccarino, Antonio Ruocco, Debora Adianopoli e Rosaria Amuro, hanno impreziosito la serata con un repertorio musicale (italiano e napoletano) che dagli anni ’60 è arrivato al 2000 e che ha visto una accorata partecipazione alla richiesta di una giusta causa: la realizzazione di una casa famiglia per i bambini del Burundi. Un progetto nato quattro anni fa, come spiegato dal prof. Liborio Denaro, uno dei massimi sostenitori e promotori dell’iniziativa che si sta concretizzando sempre più e che grazie all’interesse, all’entusiasmo ed alla generosità di molti, si appresta a vederne la conclusione.

L’idea di fare qualcosa di concreto per i bambini della sua terra, nata dall’esperienza di vita di padre Lucien Niyonzima, fu condivisa durante una delle serate conviviali organizzate da Liborio Denaro, nella sua tenuta. Era il 22 agosto 2022 quando il Prof. Denaro presentò don Lucien definendolo “bella anima sacerdotale”, un prete, proveniente dal Burundi, che dal 2014, ogni estate, viene a Sorrento, nella chiesa Nostra Signora di Lourdes. In quella circostanza don Lucien si raccontò e raccontò del suo villaggio, della sua gente. A voce bassa narrò del lutto per la perdita della sorella, venuta a mancare dando alla luce due gemelli e del profondo dolore per la sua assenza al funerale, a causa delle difficoltà delle comunicazioni. Raccontò delle grandi difficoltà per assistere i gemelli e del sogno di realizzare una casa famiglia. Quella serata rappresentò una vera e propria pietra miliare, perché fu lì che le parole presero la forma definitiva di un impegno e di un progetto, diventato realtà, grazie alla nascita di un gruppo che decise di impegnarsi nella promozione e organizzazione di eventi benefici volti alla realizzazione del sogno. «Quel “io vorrei”di don Lucien - ha spiegato Liborio Denaro - oggi è diventato realtà, eppure quel villaggio, anche se oggi non è più il più povero, non è perfetto. C’è ancora tanto da fare ed il nostro impegno continua affinché anche quel piccolo villaggio possa diventare una piccola Pompei».

A raccontare le foto di quanto realizzato è stato proprio don Lucien. «A breve - ha precisato il religioso - la casa Laetare, frutto della generosità e dell’impegno di tanti, inaugurata il 23 agosto 2025, ospiterà i primi bambini orfani neonati, da zero fino all’età di tre anni. Si tratta di una struttura che può ospitarne fino a 12 e che sarà operativa in quanto è fornita di energia elettrica, mediante pannelli fotovoltaici, e di serbatoio di acqua potabile. La casa, inoltre, è munita di una sala che, servirà non solo ai bambini orfani, ma ai ragazzi del villaggio per farli studiare. Noi dobbiamo far studiare i bambini di questo villaggio il cui futuro dipende dalla scuola».

 

 

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