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RAPPORTO CESVI

Campania ad elevato rischio per i bambini

La regione classificata fra quelle dove è più pericoloso “essere piccolo”, complici le condizioni socio-economiche

Campania ad elevato rischio per i bambini

NAPOLI. Il divario tra Nord e Sud Italia si acuisce drammaticamente quando si parla di benessere e sicurezza dei minori. Secondo l'ultima edizione dell'Indice regionale sul maltrattamento e la cura all'infanzia, pubblicato dalla Fondazione Cesvi, le regioni meridionali si confermano il territorio con le maggiori criticità, tanto da essere definite le aree dove è «più pericoloso essere bambini».

Tra queste, la Campania spicca come una delle regioni a più alto rischio. Le regioni di Campania, Sicilia, Puglia e Calabria, infatti, sono state individuate come quelle con la situazione più allarmante. Qui, non solo si registra una forte presenza di fattori di rischio elevati per l'infanzia, ma il sistema dei servizi di contrasto e tutela mostra importanti carenze, operando al di sotto della media nazionale.

In generale, quasi tutto il Meridione è classificato come «ad elevata criticità» sul fronte del rischio di maltrattamento. La causa principale di questa vulnerabilità risiede in condizioni socio-economiche estremamente difficili. I dati sulla povertà minorile sono impietosi: nelle regioni del Mezzogiorno, ben il 43,6% dei bambini e ragazzi con meno di 16 anni è a rischio di povertà o di esclusione sociale.

Come sottolineato dal direttore generale di Cesvi, Stefano Piziali, sebbene gli episodi di maltrattamento non siano legati esclusivamente allo status socio-economico, vivere in contesti familiari o di quartiere poveri aumenta drasticamente i rischi. La povertà è un fattore predittivo di abuso e trascuratezza.

Per far fronte a questa emergenza, la Fondazione Cesvi è attiva in Italia con le sue Case del Sorriso, strutture che forniscono attività di sostegno psicologico, ascolto, supporto alla genitorialità, e laboratori educativi, sportivi, psicomotori e artistico-espressivi. Una delle Case del Sorriso si trova proprio a Napoli, nel quartiere di San Pietro a Patierno, un territorio particolarmente esposto al rischio di maltrattamento infantile, insieme a quelle di Bari (quartiere San Paolo) e Siracusa (vicino al quartiere periferico di Mazzarona).

Queste iniziative mirano a rafforzare le capacità familiari e migliorare l'accesso a servizi essenziali in contesti complessi, segnati da fragilità economica e socioculturale, criminalità minorile e dispersione scolastica. Per sostenere questo programma e i progetti sull'infanzia, Cesvi ha lanciato una campagna solidale attiva fino al 14 dicembre prossimo.

È possibile contribuire con una donazione tramite Sms o chiamata da rete fissa al numero 45582. I quartieri priferici sembrano dunque essere quelli più esposti a rischio, anche se i maltrattamenti non sono caratteristiche di ceti sociali. La scuola ha un ruolo prioritario in questo tipo di conflitto seppure spesso accorgersi di quanto avviene in un ambito familiare è abbastanza complicato e difficile viste le dinamiche che hanno luogo all’interno delle mura domestiche.

Le case del Sorriso possono essere un buon supporto. La Casa del Sorriso di Napoli si trova a San Pietro a Patierno. Accoglie minori e famiglie vulnerabili della zona, dove si sommano fattori di rischio come la disoccupazione, le gravidanze precoci al 14,9%, l’alto tasso di dispersione scolastica.

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