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Droga per il clan Amato-Pagano, 29 condanne e 250 anni di cella

Solo due assoluzioni in primo grado, ma le pene sono inferiori alle attese della Dda

Droga per il clan Amato-Pagano, 29 condanne e 250 anni di cella

NAPOLI. Raffica di condanne, ma senza stangata, per la holding che sotto l’ala protettiva del clan Amato-Pagano ha invaso di droga l’area nord di Napoli. Il processo di primo grado celebrato con il rito abbreviato si è concluso ieri mattina con un verdetto, quello emesso dal gip Ivana Salvatore, che ha solo in parte soddisfatto le aspettative della Procura: il giudice ha infatti inflitto 29 condanne e due assoluzioni, per un totale di quasi 250 anni di carcere. Le pene, per la quasi totalità degli imputati, sono state però più basse di quanto richiesto in sede di requisitoria.

Questo, nel dettaglio, il verdetto pronunciato dal gip: Luigi Ascione, 7 anni e 4 mesi; Enrico Bocchetti, 8 anni (chiesti 18 anni); Carlone Calzone, 7 anni e 4 mesi; Emanuele Cicalese, 7 anni e 6 mesi (chiesti 18 anni e 4 mesi); Massimo Dannier, 7 anni e 4 mesi; Salvatore D’Aria, 7 anni e 6 mesi; Gennaro Diano, 6 anni e 8 mesi; Luigi Diano, 13 anni e 4 mesi; Nicola Di Casola, 4 anni e 6 mesi; Pasquale Diglio, 10 anni e 1 mese; Massimo D’Onofrio, 4 anni e 4 mesi; Maurizio Errichelli, 7 anni e 4 mesi; Francesco Fiengo, 6 anni e 8 mesi (chiesti 18 anni); Domenico Guerra, 8 anni chiesti 18 anni; Raffaele Maisto, 8 anni e 11 mesi (chiesti 14 anni); Vincenzo Mangiapili, 8 anni e 2 mesi; Salvatore Mari, 14 anni; Antonio Marrone, 15 anni e 5 mesi; Raffaele Marrone, 14 anni e 7 mesi; Antonio Pandolfi, 7 anni e 4 mesi; Gaetano Pezzella, 6 anni e 8 mesi; Patrizio Pone, 6 anni e 8 mesi; Salvatore Ruocco, assolto; Mirko Russo, assolto; Salvatore Sansone, 4 anni e 4 mesi (chiesti 16 anni); Vincenzo Sinacra, 6 anni e 8 mesi; Domenico Stefanelli, 10 anni; Francesco Tessitore, 11 anni; Giuliano Tessitore, 11 anni; Carlo Troncone, 6 anni e 10 mesi; Arturo Vastarelli, 7 anni e 8 mesi.

Il dispositivo è stato dunque accolto con favore dal collegio difensivo, composto dagli avvocati Domenico Dello Iacono (per Bocchetti), Leopoldo Perone (per Bocchetti e Sansone), Luigi Poziello (per Fiengo), Rocco Maria Spina (per Maisto, i Marrone e Luigi Diano), Carlo Ercolino (per Guerra), Luigi Senese e Andrea Di Lorenzo (per Cicalese, Mangiapili, Troncone, Calzone ed Errichelli), Gandolfo Geraci, Maurizio Capozzi e Michele Basile.

Le motivazioni saranno depositate entro novanta giorni. L’indagine dei carabinieri era culminata in 33 arresti e aveva permesso di svelare l’esistenza e l’operatività di due organizzazioni dedite al traffico di stupefacenti, non collegate funzionalmente tra loro, ma con il medesimo canale di approvvigionamento dello stupefacente, gestito in Spagna dal gruppo facente capo a Simone Bartiromo. L’inchiesta aveva fatto anche emergere un’organizzazione centralizzata per l’assistenza legale in caso di arresti in flagranza e il riciclaggio di danaro con alcuni cinesi, che percepivano sulla somma una percentuale del 2,4 per cento come compenso per la prestazione offerta all’organizzazionne. Contestata ad alcuni imputati anche la disponibilità di armi, sempre per gli Scissionisti.

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