Speciale elezioni
Centrodestra
21 Novembre 2025 - 08:27
Edmondo Cirielli
NAPOLI. «Avremo un vicepresidente donna e una giunta formata al 50 per cento da donne. Non sarà una scelta simbolica, ma l’inizio di un cambio culturale concreto nella gestione della Regione. Voglio che la Campania diventi un modello nazionale sulle politiche per le donne: per questo introdurremo regole chiare e trasparenti anche nelle nomine delle società partecipate, dove almeno il 50% dei componenti dei Cda e dei ruoli apicali dovrà essere composto da donne competenti e qualificate». A dirlo Edmondo Cirielli, candidato del centrodestra alla presidenza della Regione Campania.
«Basta con la logica delle nomine chiuse e autoreferenziali: apriamo il sistema. Sul piano delle politiche attive metteremo in campo tre misure immediate: sportelli territoriali contro la violenza, attivi h24, con fondi certi per i centri antiviolenza e le case rifugio; voucher per il rientro al lavoro delle madri, destinati alla formazione e alla conciliazione dei tempi famiglia-lavoro; un Fondo regionale per l’imprenditoria femminile che aiuti le donne a creare o ampliare un’attività, con procedure semplificate e tempi certi. Le donne campane non chiedono favori: chiedono pari opportunità, rispetto e la possibilità concreta di costruire il proprio futuro. Io sarò il garante di questo impegno» aggiunge il ministro degli Affari esteri.
Che, in un’intervista a La Stampa, torna sulla questione condono: «È un atto di giustizia. Nel 2003 tutta Italia ha avuto un condono e la Campania, per colpa del centrosinistra, non ne ha potuto usufruire. Se il Parlamento darà al presidente della Regione l’opportunità di riaprire quei termini, io la userò: non vedo perché i campani debbano essere trattati da cittadini di serie B».
Un annuncio, quello di Cirielli sulla Giunta, particolarmente apprezzato da Mara Carfagna, segretaria di Noi Moderati: «Edmondo Cirielli ha preso un impegno chiaro: la Campania del centrodestra avrà un vicepresidente donna e una giunta formata per il 50 per cento da donne, come concreto segnale di cambio di passo rispetto a un centrosinistra che si è dimenticato dei diritti delle donne e non ha nemmeno mai insediato un assessorato per le Pari opportunità. Ma non solo: fondi certi per i centri anti-violenza, sportelli territoriali attivi h24, voucher a sostegno dei lavori delle madri e un fondo regionale per l'imprenditoria femminile. Roberto Fico è disponibile a prendere lo stesso impegno? O i suoi assessorati sono già prenotati dai signori delle fritture?».
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