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LA POLEMICA

Sanità e scuola, Regione all’attacco

«Liste d’attesa, la premier sbaglia». Report: «Nessun miracolo». Cirielli: «De Luca sbugiardato»

Sanità e scuola, Regione all’attacco

NAPOLI. La Regione contro il Governo su sanità e scuola. Il Dipartimento della Salute chiarisce che «in relazione alle dichiarazioni del presidente del Consiglio sulle liste d'attesa durante il comizio di Padova, il dato fornito sulla Campania di un anno di attesa rispetto ai 10 giorni del Veneto, non risponde al vero. Come è facilmente riscontrabile dai dati del ministero, la visita neurologica in Campania viene assicurata in massimo 10 giorni per le visite urgenti e brevi, e massimo in 120 giorni per quelle programmabili».

Riferimento a quanto dichiarato dalla premier che aveva sottolineato, durante il comizio in Veneto, che «la sinistra dice che le liste d’attesa sono colpa del Governo, quello che possiamo fare è mettere maggiori risorse e approvare linee generali ma poi come vengono spese le risorse dipende dalle Regioni, vorrà dire qualcosa se qui in Veneto per una visita neurologica ci vogliono mediamente 30 giorni e in Campania dove governa la sinistra ci può volere anche un anno».

Ma sulla sanità esplode lo scontro. Tutto parte da un’anticipazione diffusa da Report sui sociale nella quale si legge che «il governatore uscente della Campania De Luca ha parlato di un miracolo campano nella sanità, con risultati ottimali sulle liste di attesa. Report ha potuto consultare i dati sinora secretati sul rispetto delle tempistiche in sanità in tutte le regioni italiane. E scopriamo che il miracolo annunciato da De Luca nei fatti sembra un disastro: sulle visite urgenti solo il 27% è nei tempi, meno della metà della media nazionale che è il 69%. Ci sono poi ben 46.939 prenotazioni di esami e visite in ritardo classificato grave e gravissimo, cioè fra sei mesi e un anno e oltre un anno».

«Le anticipazioni diffuse sui canali social della trasmissione Report sui dati della sanità in Campania sono gravissime. Solo il 27% delle visite urgenti è nei tempi, contro una media nazionale del 69%. Sugli esami siano al 34%, contro una media nazionale dell’80%. La Campania è terzultima per tempi nelle visite su priorità urgenti. Non solo: i dati che la regione presenta al ministero sarebbero addirittura truccati per provare a camuffare questa situazione. Si tratterebbe di una speculazione gravissima sulla pelle, sulla salute e sulla sofferenza dei campani» scrive, in una nota, Edmondo Cirielli, candidato per il centrodestra alla presidenza della Regione Campania.

Altro tema di scontro è quello del dimensionamento scolastico dopo la pronuncia del Consiglio di Stato: «In relazione all’ordinanza collegiale del Consiglio di Stato, si registrano le dichiarazioni del ministro Valditara che appaiono certamente parziali e fuorvianti, sicuramente confuse e aggiungono - a dispetto della solo dichiarata lealtà collaborativa con gli enti territoriali - tinte fosche e paradossali ad una vicenda di tagli e penalizzazioni per il mondo della scuola che va avanti da oltre due anni» si legge in una nota della Regione Campania.

«Innanzitutto si tratta di un’ordinanza cautelare di sospensione degli effetti della decisione del Tar per mantenere la res litigiosa integra in attesa della decisione finale, con la quale la discussione del merito viene rinviata all’udienza pubblica del 28 aprile 2026.La questione centrale, relativa all’accertamento dei numeri reali della platea di alunni iscritti in Regione Campania, che il Ministero non ha ancora correttamente conteggiato, verrà decisa nel merito alla suddetta udienza, ma nel contempo il Consiglio di Stato, dubitando al riguardo della fondatezza dell’appello, ha ordinato al Mim di esibire i dati sulla popolazione scolastica effettiva in Campania, mai prodotti in primo grado dal Ministero nonostante plurimi e reiterati ordini del Tar».

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