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Scampia
21 Novembre 2025 - 08:59
Nei riquadri l’ormai ex ricercato Gennaro Cifariello e il padre Ferdinando, considerato uno degli ultimi reggenti del clan Amato-Pagano
NAPOLI. Rapimento per impossessarsi dell’alloggio popolare al Lotto G, fuga finita per il rampollo del clan Amato-Pagano. Ricercato per il sequestro di persona che consentì al clan di requisire un appartamento, è stato arrestato a Tenerife, Gennaro Cifariello, 35enne latitante ritenuto esponente di vertice del gruppo criminale Cifariello-Cancello, costola del clan Amato-Pagano, e figlio del ras Ferdinando Cifariello.
L’arresto è stato effettuato mercoledì sera dalla policia nacional di nell’ambito delle attività di ricerca coordinate dall’Udyco (Unidad de Droga y Crimen Organizado) - Fugitive Active Search Team (Fast) Spagna, in esecuzione di un Mandato di arresto europeo emesso dal tribunale di Napoli per il reato di sequestro di persona aggravato dal metodo mafioso.
Cifariello si era reso irreperibile lo scorso 29 settembre, quando fu eseguita un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di altri nove esponenti del suo gruppo criminale che opera nei quartieri di Scampia e Secondigliano. Secondo la ricostruzione, per impossessarsi di un immobile di edilizia popolare nella regolare disponibilità di una famiglia di Scampia, avrebbero prima tentato di intimidire i membri del nucleo familiare - persino aspettandoli sotto lo stabile di residenza armati di mazze - e, successivamente, sequestrando il titolare dell’immobile finché gli altri familiari non hanno consegnato le chiavi e, di conseguenza, la casa.
Le indagini, coordinate dalla Direzione distrettuale antimafia di Napoli e condotte dalla sezione Criminalità organizzata della Squadra mobile di Napoli e dal commissariato Scampia, con la collaborazione del Fast Italia del Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia della Direzione Centrale della Polizia Criminale, hanno consentito di acquisire informazioni sulla presenza del ricercato in territorio iberico.
Gli accertamenti, eseguiti anche in collaborazione delle autorità spagnole, hanno portato all’individuazione di una persona vicina al latitante e permesso di seguirne gli spostamenti fino alla città di Tenerife dove, grazie all’attività di appostamento e sorveglianza della policia nacional, si è giunti alla localizzazione e all’arresto del ricercato. Ieri mattina Cifariello junior, difeso dall’avvocato Domenico Dello Iacono, è stato sottoposto al primo interrogatorio, nel corso del quale ha deciso di non rinunciare al principio di specialita.
Tradotto, quando nei prossimi giorni sarà estradato in Italia, verrà processato solo per le contestazioni riportate nel Mae. Entro due settimane il 35enne dovrebbe essere in Italia. Le indagini non sono però ancora del tutto concluse. All’appello mancati infatti il 41enne Elia Cancello, che però risponde di rapina aggravata dalla finalità mafiosa e non del rapimento: un raid scaturito comunque sempre nell’ambito della volontà del clan Cancello-Cifariello di prendere possesso dell’appartamento. La svolta sul caso era arrivata grazie alla coraggiosa denuncia delle vittime, rivoltesi alla polizia di Stato.
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