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pomigliano
23 Novembre 2025 - 20:03
POMIGLIANO D’ARCO. Orrore a Pomigliano d’Arco per la morte della 45enne Barbara Terracciano, trovata senza vita ieri mattina, attorno alle 10.30, sulla pista ciclabile con la testa fracassata da un proiettile esploso da un revolver calibro 357 Magnum che la polizia locale ha trovato accanto al cadavere. Per l’accaduto sarebbe stato fermato un uomo anche se la prima ipotesi formulata dai carabinieri sarebbe stata quella del suicidio. A condurre la delicata indagine ci sono i carabinieri della Compagnia di Castello di Cisterna.
Dalle prime notizie trapelate, sembrerebbe che la donna, da tempo separata dal marito, residente stabilmente a Pomigliano, avrebbe (il condizionale è d’obbligo), passato la notte in un B&B di Pomigliano. La stanza che ha ospitato la vittima è stata sottoposta a perquisizione dai carabinieri. Secondo una ricostruzione, la vittima si sarebbe accorta di essere seguita e per questo ha iniziato a fuggire, sempre più tallonata da un uomo: saebbe lo stesso che, successivamente, è stato rintracciato e sentito dai carabinieri a Castello di Cisterna. Non è da escludere che qualcuno abbia visto l’intera scena che ha portato alla morte della 45enne. L’esame autoptico al quale sarà sottoposta il cadavere della donna stabilirà, oltre alle cause del decesso, se ci sia stata qualche colluttazione.
Barbara Terracciano aveva due figlie (una di 19 e l’altra di 20 anni), che a quanto pare non vivevano con lei. A lanciare l’allarme è stato un passante che ha notato la donna a terra senza vita, quasi nascosta dietro un gabiotto che un tempo ospitava l’addetto che apriva e/o chiudeva le sbarre. I primi a giungere sono stati gli uomini della polizia locale che hanno chiamato i carabinieri. Al momento non si esclude, come di prassi, alcuna pista.
Particolare attenzione sull’arma, un revolver 357 Magnum, trovata accanto al cadavere con la testa fracassata dalla pallottola,che è stata certamente sparata a distanza ravvicinata. La conferma che il colpo è stato esploso da vicino si avrà dall’autopsia. L’area interessata è stata interdetta e recintata con il nastro fino a quando il corpo della donna non è stato rimosso. I carabinieri del reparto investigazioni scientifiche hanno setacciato per l’intera mattinata la pista ciclabile per accertare la presenza di telecamere. Di sicuro, la donna ha vissuto momenti di paura prima di essere uccisa. Bisognerà attendere per comprendere se Barbara, resasi conto della presenza dell’uomo abbia avvisato qualcuno cercando aiuto.
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