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24 Novembre 2025 - 08:22
NAPOLI. La storica Galleria Quattro Giornate di Napoli è in attesa di un restauro risolutivo della volta. In passato aperture e chiusure si sono alternate con la Galleria Laziale, interessata parimenti da lavori di manutenzione. Tra stop and go, ordinanze, chiusure e riaperture per interventi di ripristino sono trascorsi quattro anni, ma restano alcune criticità. Attualmente il ripristino radicale della volta non è stato completato. Dopo quattro anni la galleria Quattro Giornate con il conseguente restringimento della carreggiata dovuto ai ponteggi versa in uno stato a dir poco pietoso, con tubi a vista e una scritta che campeggia sulla volta “Chi ama gli animali non li mangia”.
Tubi e ponteggi metallici all’entrata fanno tuttora parte della struttura interna del tunnel, snodo del traffico veicolare da Piedigrotta verso Fuorigrotta, con annessa pista ciclabile. Negli anni precedenti la messa in sicurezza a causa di criticità dovute al gocciolamento delle pareti riscontrato all’interno della volta. Gli interventi sono proseguiti con chiusure temporanee per manutenzione o per l’installazione di nuovi impianti, tant’è che i lavori definitivi sono ancora in fase di realizzazione. Invero un anno fa la galleria “Quattro Giornate” fu chiusa per eliminare l’impalcatura con recinzioni e teli bianchi che erano stati montati nel 2021 dopo un intervento “tampone” finalizzato ad eliminare le copiose infiltrazioni d’acqua riscontrate nella volta che ne minavano la staticità.
Le strutture mobili, poste provvisoriamente e in tempi rapidi, dovevano servire a metterla in sicurezza per poi procedere a lavori più radicali. Si avviò una riapertura “provvisoria” – come specificato dalle autorità cittadine – a cui sarebbe seguito un intervento di ripristino completo della volta ed eliminazione definitiva delle infiltrazioni. Con la pronta attivazione dell’ufficio tecnico del Comune e dell’assessore alle Infrastrutture Edoardo Cosenza gli interventi consentirono in tempi record la riapertura e la fruibilità da parte dei cittadini.
Per evitare l’accesso alle recinzioni, diventate negli anni un’area di scarico di rifiuti, furono poi montati dei new jersey con una rete metallica più alta. In seguito si sarebbe dovuto intervenire per eliminare in toto la causa delle infiltrazioni. Quella che doveva essere un’impalcatura temporanea è diventata un monumento in pianta stabile all’entrata della galleria ristretta nella parte iniziale nei pressi del sito turistico del Parco della Tomba di Virgilio e di Leopardi.
«Noi cittadini vorremmo capire perché i lavori, dopo quattro anni di interventi, chiusure e riaperture non sono più andati avanti e mai ancora terminati, dal momento che la volta è in evidente stato di sgretolamento causato dall’acqua. A quanto pare le infiltrazioni non si sono fermate, e in più sono aumentate le buche e i dislivelli sulla carreggiata. Non vorremmo ritrovarci nella stessa situazione passata con disagi enormi alla viabilità e con il pericolo che ci cada in testa qualcosa. Tra l’altro anche i turisti che vanno nel parco del Virgiliano si soffermano a guardare e non ci facciamo una bella figura» concludono i cittadini.
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