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Come sopravvivere al terremoto, l'opuscolo alla Us Navy di Napoli

Acqua e torce da tenere in un kit di emergenza in casa o in auto

Come sopravvivere al terremoto, l'opuscolo alla Us Navy di Napoli

La comunità della base navale Usa di Napoli, la US Naval Support Activity, ha diffuso un nuovo opuscolo di orientamento e preparazione alle emergenze legate ai rischi vulcanici e sismici dei Campi Flegrei e del Vesuvio. La pubblicazione, intitolata "Nsa Naples Emergency Readiness Guide", fornisce indicazioni pratiche e informative per affrontare con maggiore sicurezza eventuali eruzioni o terremoti, evidenziando l’importanza di una preparazione tempestiva e consapevole.

Il documento si apre con una dettagliata spiegazione della conformazione geografica e geologica del territorio partenopeo, illustrando le aree più a rischio e le zone di allerta tramite una mappa colorata: gialla per i Campi Flegrei, verde per il Vesuvio, con zone di rischio evidenziate in rosso e giallo. Sono inoltre chiariti termini tecnici quali magma, magnitudo ed epicentro, strumenti fondamentali per comprendere le emergenze.

Tra i consigli pratici, si sottolinea l’importanza di evitare comportamenti rischiosi durante un sisma, come correre all’esterno o mettersi sotto una porta, suggerendo invece di mantenere la calma e adottare misure di autoprotezione. In un video pubblicato ad aprile scorso sulla pagina social della base, era già stato evidenziato cosa dovrebbe contenere un kit di emergenza, da tenere in casa, in auto o al lavoro. Il kit, spiegava il video, deve garantire almeno 14 giorni di autonomia alimentare e idrica, oltre a torce, un kit di pronto soccorso e altri strumenti di sopravvivenza.

L’iniziativa si inserisce in un quadro di attività di sensibilizzazione avviate già a ottobre 2023, quando le autorità hanno sollecitato i cittadini a mantenersi informati, pianificare le vie di evacuazione, conoscere gli ospedali più vicini e le zone di sicurezza. Sono stati inoltre consigliati di fissare mobili e oggetti pesanti per ridurre i rischi durante le scosse e di conoscere le aree di attesa e le vie di fuga del proprio quartiere.

Nonostante la recente fase di relativa tranquillità, con le attività sismiche e vulcaniche che si sono attenuate, gli esperti e le autorità raccomandano la massima prudenza e la continuità nella preparazione. La cultura della prevenzione, infatti, rappresenta l’unico modo per ridurre al minimo i danni e proteggere vite umane, in un territorio da sempre sotto osservazione per i rischi legati all’attività dei vulcani e ai terremoti.

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