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L'indagine

Qualità vita Sole 24 Ore: Napoli 104esima, male Campania

Rastrelli (Fdi): «Dati impietosi. Regione è stata mal governata»

Qualità vita Sole 24 Ore: Napoli 104esima, male Campania

Una veduta di Napoli dalle Rampe di Sant'Antonio

Napoli, pur migliorando di due posizioni rispetto allo scorso anno, si conferma tra le ultime province italiane secondo la 36ª edizione dell’indagine sulla “Qualità della vita” del Sole 24 Ore, presentata oggi dal quotidiano. La città partenopea si colloca al 104° posto su 107, superando soltanto Crotone, Siracusa e Reggio Calabria, quest’ultima in coda per il sesto anno consecutivo.

Il punteggio medio di Napoli è di 411,4, il massimo di Trento, prima in classifica, con 648,7 punti, seguita da Bolzano (633) e Udine (613,7). La distanza è significativa.

La fotografia dei singoli indicatori evidenzia le difficoltà della città: Napoli si colloca al penultimo posto per ricchezza e consumi (101ª), al 93° per affari e lavoro, al 99° per giustizia e sicurezza, e al 97° per democrazia e società. L’unica nota positiva riguarda il settore cultura e tempo libero, dove si piazza al 37° posto su 107 province.

Anche le province campane mostrano una situazione complessa. Caserta si mantiene all’101ª posizione con 416,9 punti, invariata rispetto all’anno scorso. Salerno si posiziona al 90° con 458,3 punti, migliorando di due posizioni, mentre Avellino (77ª con 491,4 punti) e Benevento (76ª con 492,4) mostrano performance altalenanti e posizioni di medio-basso livello.

In dettaglio, Benevento si distingue in giustizia e sicurezza (15ª), ma soffre in ricchezza e consumi (83ª) e in ambiti come affari e lavoro (89ª). Avellino si evidenzia positivamente in sicurezza (27ª), mentre mostra criticità in altri settori. Salerno si distingue nella cultura e tempo libero (47ª), ma si trova in fondo per ricchezza e consumi e ambiente e servizi.

RASTRELLI: «DATI IMPIETOSI PER NAPOLI E CAMPANIA»

«I dati diffusi oggi dal Sole 24 Ore sulla Qualità della vita non sono soltanto una classifica: sono una sentenza, l'ennesima conferma del fallimento di un sistema di potere delle sinistre che da oltre un decennio governano la Campania e da sempre il capoluogo metropolitano. Un sistema di potere incrostato, autoreferenziale, incapace di assicurare ai cittadini ciò che spetta loro per diritto: sicurezza, servizi, lavoro, sviluppo». Lo afferma il senatore di Fratelli d'Italia, commissario del partito di Giorgia Meloni a Napoli, Sergio Rastrelli per il quale «la fotografia è chiara: indicatori economici in caduta, servizi al collasso, sicurezza indebolita». Dunque - conclude l'esponente di Fratelli d'Italia - nessun alibi: la Campania non è condannata: è stata mal governata». 

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