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cisl fp napoli
04 Dicembre 2025 - 12:48
NAPOLI. «Ogni giorno, autorevoli organismi di settore, enti di ricerca, testate giornalistiche e televisive ci offrono dati sulla sanità a Napoli e in Campania, collocandoci regolarmente nelle parti più basse della graduatoria. Purtroppo hanno ragione. Noi stiamo protestando da anni senza che l’ex presidente della Regione si sia degnato una volta di ascoltarci. Ora è tempo di girare pagina, perché siamo gonfi di miracoli non realizzati e poveri di risultati”.
Luigi D’Emilio, leader della Cisl Funzione Pubblica di Napoli, il più rappresentativo sindacato del comparto, che ha raggiunto quest’anno quota 20 mila iscritti con un ulteriore aumento di 2 mila tessere nel 2025, va giù duro nel corso della riunione del Consiglio generale della categoria svoltosi a Bacoli, a cui sono intervenuti, tra gli altri, il sindaco di Bacoli Josi Della Ragione e la leader della confederazione metropolitana Melicia Comberiati, che ha concluso i lavori.
“Quando leggiamo che sulle liste d’attesa si dicono bugie, che mancano i posti letto previsti dal piano ospedaliero, o che ancora non sono entrate in funzione Case o Ospedali di Comunità a differenza del Nord dove succede il contrario, sembra chiaro che le cose non vanno. Ma è altrettanto chiaro che non sono stati presi provvedimenti fino ad oggi, e che la struttura è andata avanti come nulla fosse, a volte anche infastidita per le proteste. Non vorremmo che fosse proprio De Luca l’unico colpevole di questi risultati. E’ vero che da presidente-assessore ha avuto la massima responsabilità politico-istituzionale, ma non gli possiamo addossare anche le colpe degli altri”.
Dal massimo organo della Funzione Pubblica viene fuori un appello al neopresidente della Regione Campania Roberto Fico. “È necessaria – sottolinea il numero uno Fp – una discontinuità nella dirigenza. Se per ragioni politiche si lascia tutto come sta, le cose andranno sempre peggio e a pagare saranno sempre di più i cittadini che dovranno cambiare regione per curarsi subito, o essere abbandonati nei pronto soccorso perché a Napoli molti sono tuttora chiusi. Se quelli che hanno governato in questi anni la sanità hanno fallito – conclude D’Emilio - la prima cosa da fare è cambiarli. Sbagliare una volta si può, ma reiterare l’errore no. La nuova Giunta parta col piede giusto ed imponga una rotta diversa. Di servizi inutili ed insoddisfacenti qui non ne vogliamo più, perché si rischia la vita. La cui aspettativa in Campania è, tanto per cambiare, ancora una volta la più bassa di tutto il Paese”.
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