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Don Mimmo Battaglia: «Napoli, come la sua chiesa, si regge sulle donne»

Prima giornata del convegno internazionale, interreligioso e interconfessionale “La Bibbia e le Donne”

Don Mimmo Battaglia: «Napoli, come la sua chiesa, si regge sulle donne»

Don Mimmo Battaglia

È stata la Sala Maria Cristina del Complesso di Santa Chiara a ospitare la prima giornata del convegno internazionale, interreligioso e interconfessionale “La Bibbia e le Donne”. Apertura con l’Arcivescovo di Napoli S. E. Cardinale Don Mimmo Battaglia, il vescovo ausiliare dell’Arcidiocesi di Napoli monsignore Francesco Beneduce, l’assessora al Turismo e alle Attività produttive del Comune di Napoli Teresa Armatoe la storica e teologa Adriana Valerio, coordinatrice del comitato scientifico “Bibbia e Donne”. 

«È per me motivo di gioia sincera e di gratitudine profonda aprire questo convegno internazionale che pone al centro due realtà, che non solo parlano alla nostra intelligenza, ma toccano la radice stessa della nostra umanità. “La Bibbia e le Donne” è un titolo che, già di per sé, contiene un cammino: la scrittura come memoria viva del dialogo tra Dio e l’uomo e le donne. Come memoria concreta di quel dialogo, che ogni giorno si rinnova nella storia attraverso la cura, la generazione, la parola, la presenza. Napoli, come la sua chiesa, si regge sulle donne. Sulle madri che tengono insieme le famiglie. Sulle nonne che custodiscono la fede e le tradizioni. Sulle donne dei quartieri popolari che sono vere sentinelle di pace, educatrici silenziose, ponti tra generazioni. Sulle donne impegnate nella cultura, nella scuola, nella sanità, nell'impegno sociale, che sono colonna portante della nostra vita civile. Sulle consacrate, sulle operatrici pastorali, sulle catechiste, sulle docenti di teologia, sulle presenze discrete e fedeli che fanno respirare la nostra chiesa. La Chiesa di Napoli, lo dico con profonda convinzione e riconoscenza, non potrebbe camminare senza la forza, la saggezza e la resilienza delle donne. Esse custodiscono la speranza nei vicoli e nei quartieri, nelle parrocchie e nelle opere sociali, nei luoghi del dolore e in quelli della rinascita. E sono proprio loro, spesso nel silenzio, a tenere vivo il vangelo nelle case, nelle strade e negli spazi di fragilità che solo l’amore sa attraversare. Quando La Bibbia incontra lo sguardo delle donne, delle sue protagoniste, delle sue lettrici, delle sue interpreti, qualcosa si apre. Si aprono narrazioni, si aprono strade, si aprono orizzonti e si apre anche la possibilità di un nuovo modo di stare nella chiesa e nella società. Viviamo in un tempo che chiede coraggio e lucidità. Un tempo in cui le relazioni sembrano talvolta logorarsi nella fretta, nella superficialità o, tante volte, nella contrapposizione. Un tempo in cui la dignità delle donne è spesso ferita da culture che hanno ancora bisogno di educarsi al rispetto e alla giustizia. In questo contesto, ritrovarsi a riflettere insieme sul contributo femminile all'interpretazione biblica è un gesto necessario. Quasi un atto di custodia della nostra umanità più profonda. La Bibbia non è un testo appartenente ad un'altra epoca. È una grammatica per abitare il presente». Così Don Mimmo Battaglia.

«Siamo orgogliosi che qui a Napoli e, per la prima volta, si svolga un seminario così importante con teologhe e teologi, scienziate e scienziati in arrivo da ogni parte del mondo. Questo convegno non è soltanto un appuntamento accademico di altissimo livello, ma un momento di incontro fra ricerca, spiritualità e vita civile. Rileggere La Bibbia con uno sguardo al femminile è un'occasione preziosa per riflettere sul ruolo delle donne nella storia, nella fede ma anche nella costruzione delle nostre società, delle nostre comunità, nella promozione della pace, nella difesa della dignità di ogni persona. Questo evento si inserisce nel percorso del giubileo che, in questi mesi, hanno visto l'Arcidiocesi di Napoli e il Comune di Napoli lavorare insieme per l'accoglienza dei pellegrini provenienti da Roma e da tutto il mondo. È stata una collaborazione intensa, fondata sulla condivisione di valori e di obiettivi. Abbiamo voluto mostrare una città che sa unire il sacro e il quotidiano, la storia e la contemporanea in un abbraccio che parla di fraternità e di speranza. Tra i progetti che hanno accompagnato questo anno straordinario, ci sono gli 8 percorsi giubilari di donne di fede, carità e speranza, che si concludono 21 dicembre, con cui vengono riscoperte figure femminili, che molto spesso nel silenzio o nella luce, hanno inciso profondamente nella vita spirituale e civile di Napoli. Con la professoressa Valerio, avevamo avviato questo viaggio nella storia delle donne ancor prima del giubileo. È stato un percorso armonico e sinergico che abbiamo fatto nel tempo. Donne che hanno testimoniato il vangelo attraverso la cura, l’accoglienza, la cultura, l’arte e la misericordia. Esattamente i valori che questo convegno intende rilanciare oggi. L’incontro fra Bibbia, cultura e società si radica perfettamente nel presente di Napoli. La nostra città si appresta a chiudere l’anno con oltre 20 milioni di visitatori, un risultato che testimonia non solo la crescita del turismo, ma la forza attrattiva di un modello che unisce ospitalità, spiritualità, cultura, percorsi educativi». Così l’assessora Teresa Armato.

«Questo convegno è importante non solo per me ma per la città di Napoli. Venti anni fa è partita proprio da qua questo progetto unico di mettere insieme le ricerche delle studiose europee cattoliche, protestanti e ebree intorno al tema della Bibbia, non solo per rivedere come la figura femminile è stata trattata nel testo sacro ma soprattutto per capire come il testo sacro ha influenzato la nostra civiltà occidentale relativamente ai ruoli degli uomini e delle donne. Questo progetto ha coinvolto più di 300 studiose e studiosi e ha dato vita a 21 volumi pubblicati in 4 lingue – italiano, tedesco, inglese e spagnolo -. Un’opera colossale che oggi celebriamo perché 20 anni sono un bel traguardo. Questo convegno, però, non vuole essere solo celebrativo. Vuole essere anche l’occasione per chiederci se la Bibbia ha ancora da dire qualcosa oggi alle nostre coscienze e quindi aprire un dialogo con la città sui temi dell’inclusività, della cittadinanza, della non violenza». Così Adriana Valerio.

Dopo gli interventi sono stati proiettati il video “Destinazione Donna” a cura dell’Assessorato al Turismo e alle Attività produttive del Comune di Napoli, e di un’anticipazione del docufilm Rai “Il Giubileo delle Donne”, presentato dalla regista Simona Cocozza e dall’attrice Barbara PetrilloAdriana Valerio, insieme a Irmtraud Fischer, Charlotte Methuen, Mercedes Navarro Puerto, ha presentato l’opera enciclopedica “La Bibbia e le Donne” sulle figure delle donne nelle Sacre Scritture e sulla loro interpretazione nella storia dell’Occidente, composta da 21 volumi in quattro lingue: italiano, inglese, tedesco e spagnolo. Chiusura con il concerto del duo ArsHelixhrysum con Federico Maddaluno e Tosca Tavaniello.

Il convegno internazionale, interconfessionale e interreligioso “La Bibbia e le Donne” è promosso dall’Arcidiocesi di Napoli, nell’ambito della conclusione dell’anno giubilare, e dall’European Society of Women in Theological Research e sostenuto dall’Assessorato al Turismo e alle Attività produttive del Comune di Napoli, dalla Camera di Commercio di Napoli, dall’Augustissima Arciconfraternita della SS. Trinità dei Pellegrini e Convalescenti e dalla Tavola Valdese.x

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