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Il caso

Minaccia dottoressa: «Non hai capito, ti aspetto giù»

L’intimidazione di un 46enne, interviene la polizia al Santobono

Minaccia dottoressa: «Non hai capito, ti aspetto giù»

NAPOLI. La polizia ha denunciato un 46enne per minacce a una dottoressa dell’ospedale Santobono. Gli agenti intervenuti presso il nosocomio pediatrico dopo la segnalazione della dottoressa stessa di minacce da parte di un uomo: la donna ha raccontato che il 46enne aveva accompagnato un parente e, dopo che il personale medico aveva invitato i numerosi visitatori a lasciare la stanza perché in numero eccessivo.

A questo punto l’uomo ha minaccia la dottoressa dicendole «forse non hai capito, ti aspetto giù». La professionista ha sporto regolare denuncia e sono state acquisite anche le immagini delle telecamere. Si tratta del quarto episodio nel giro di un mese e mezzo che vede coinvolti personale sanitario. Pochi giorni fa, si era verificato un gravissimo episodio di aggressione verbale nella notte al pronto soccorso del Pellegrini.

Due dirigenti medici erano state pesantemente insultate dalla madre di una paziente che pretendeva un accesso immediato alle cure per la figlia, nonostante la giovane presentasse solo una comune influenza con febbre e non rientrasse dunque tra le priorità cliniche.

La donna, ignorando ogni criterio di triage, aveva reagito con una violenza verbale fuori dal comune, scagliandosi contro le professioniste con insulti irriferibili, offese personali e persino auguri di gravi disgrazie rivolti a loro e alle rispettive famiglie. A fronte dell’escalation, era stato necessario l’intervento delle forze dell’ordine.

A metà novembre un’infermiera impegnata nelle attività di triage era stata improvvisamente schiaffeggiata al volto da una donna, presumibilmente tossicodipendente, che aveva dichiarato di essere in crisi di astinenza. L’aggressione era avvenuta senza alcun apparente motivo, mentre l’operatrice sanitaria stava assistendo un’altra paziente.

Subito dopo l’atto violento, l’infermiera aveva allertato le forze dell’ordine ed era stata refertata con tre giorni di prognosi. Un fenomeno, quello delle aggressioni al personale saniario, che non accenna a placarsi e ripropone alla cronaca sempre nuovi episodi caratterizzati da violenza cieca.

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