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Malanapoli
12 Dicembre 2025 - 09:01
NAPOLI. Più veloci non potevano essere i malviventi entrati in azione a Secondigliano. L’altro ieri sera c’era stata l’inaugurazione, nella notte seguente qualcuno ha piazzato una bomba all’ingresso danneggiando la serranda e l’ingresso di un locale, in quel momento chiuso: un bar-tavola calda in viale 4 Aprile in località San Pietro a Patierno, “Passione culinaria”.
È successo intorno alle 2, quand’è scattato l’allarme e della vicenda si stanno occupando i poliziotti della Squadra mobile della questura dopo i primi accertamenti compiuti dai colleghi del commissariato Secondigliano. I due titolari, soci al 50 per cento, hanno dichiarato di non avere ricevuto mai minacce o richieste di denaro.
Per la polizia al momento non si può escludere nessuna pista, ma in casi del genere la più seguita è sempre quella del racket, soprattutto se la zona dell’attentato ricade sotto l’influenza di un clan storico e articolato come la Vanella Grassi, fazione Grimaldi.
Agli investigatori però appare strano che l’attentato sia avvenuto poche ore dopo l’inaugurazione, un record anche per Napoli che pure ci ha abituato a episodi gravi o singolari. Ben poco si vedrebbe dalle immagini della videosorveglianza; cosicché gli accertamenti vanno avanti a 360 gradi, abbracciando pure l’eventualità che l’ordigno sia il frutto avvelenato di un vecchio conto da regolare.
Oppure, non sarebbe la prima volta, gli autori avrebbero prima mostrato i muscoli per poi passare a bussare a denari. Si indaga pure per scoprire eventuali parentele o amicizie a rischio dei titolari del locale, che non sono legati alla criminalità organizzata e che in questo ipotetico caso potrebbero aver subito una vendetta trasversale.
Qualcosa in più si scoprirà nel corso della prossima settimana, man mano che gli investigatori della Mobile andranno avanti con l’indagine, coordinata dalla procura antimafia. Nel frattempo gli inquirenti escludono che l’episodio possa rappresentare una risposta della camorra alla marcia antiracket che si è svolta l’altro ieri (10 dicembre) a Secondigliano.
Non va invece dimenticato che il periodo prenatalizio è il preferito dagli estorsori per i maggiori incassi di imprenditori e commercianti. Il “pizzo” si chiede soprattutto prima del Natale, così come avviene prima di Pasqua e Ferragosto. La deflagrazione ha danneggiato parzialmente la serranda del locale e alcuni arredi all’interno della struttura. Nessuno è rimasto ferito né si sono verificati danni strutturali.
Nella zona il boato ha svegliato molti abitanti e sono arrivate al 113 diverse telefonate di allarme. «Correte, correte». Sul posto si sono precipitate le Volanti dell’Upg e del commissariato Secondigliano, i cui poliziotti hanno compiuto i primi accertamenti. In viale IV Aprile sono accorsi i vigili del fuoco, che hanno spento le fiamme e accertato rapidamente che l’esplosione era stata provocata da un ordigno rudimentale. Il bar-tavola calda giovedì sera aveva aperto i battenti con grande affluenza di clienti e sta funzionando regolarmente.
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