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Salerno
12 Dicembre 2025 - 13:02
Nell'ambito di un'indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Salerno - Direzione distrettuale Antimafia, i carabinieri della Compagnia di Agropoli hanno dato esecuzione ad un'ordinanza applicativa di misure cautelari personali nei confronti di 18 soggetti, di cui 11 destinatari della misura della custodia in carcere e 7 degli arresti domiciliari, emessa dal gip del Tribunale di Salerno, per i reati di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, sequestro di persona a scopo di estorsione aggravato dal metodo mafioso, detenzione illegale di arma comune da sparo, spendita e introduzione nello Stato di monete falsificate, sfruttamento della prostituzione, estorsione e rapina, resistenza a pubblico ufficiale, ricettazione.
Secondo la ricostruzione accusatoria gli indagati a vario titolo avrebbero posto in essere una rete di spaccio che si svolgeva principalmente nel comune di Capaccio Paestum, dove sarebbe stata allestita una piazza di spaccio rifornita da soggetti provenienti da Napoli.
Lo stupefacente, quindi, sarebbe stato stoccato in una struttura turistica riconducibile a tre degli indagati. Nel corso delle indagini emergeva anche che uno degli indagati, destinatario anch'egli dell'ordinanza cautelare, sarebbe stato sequestrato dal gruppo dei fornitori provenienti dal capoluogo partenopeo, per non aver onorato un debito contratto per pregresse forniture di droga per un importo ricompreso tra i 20mila e i 44mila euro, sotto la minaccia di un'arma da fuoco.
Inoltre, alcuni indagati avrebbero posto in essere anche un commercio di banconote false da mettere in circolazione nel territorio di Capaccio Paestum. Nel corso delle indagini sono state sottoposte a sequestro sostanze stupefacenti del tipo cocaina e hashish, nonché banconote contraffatte.
Infine, sempre secondo la prospettazione accusatoria, due degli indagati, oltre ai reati in materia di stupefacenti, dopo aver favorito e sfruttato l'attività di meretricio di alcune donne, che avveniva nella predetta struttura turistica, al rifiuto di una di esse di proseguire l'attività di prostituzione e di corrisponderne i ricavi, la minacciavano, richiedendole il pagamento della somma di 300 euro per l'occupazione di un'abitazione, per poi sottrarle il telefono cellulare che restituivano soltanto dopo che la vittima aveva consegnato la somma di denaro.
Inoltre, nel corso delle perquisizioni eseguite nella mattinata odierna sono stati individuati e sottoposti a sequestro ulteriori 270 grammi di hashish e cocaina nonché circa 245mila euro in contanti ritenuti provento dell'attività illecita.
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