Librandi (Fi): «Mettiamo il presepe nelle sedi, è un segno della nostra identità»

Un richiamo alle radici, ma anche un messaggio politico chiaro, in un tempo segnato da smarrimento e conflitti. Gianfranco Librandi, vicesegretario regionale di Forza Italia in Campania e responsabile dei valori del partito, ha inviato una circolare a tutti i segretari provinciali campani invitandoli ad esporre il presepe nelle sedi di partito.
Un gesto simbolico che intende riaffermare l’identità culturale e cristiana su cui, secondo Librandi, si fondano la storia italiana ed europea. “Il presepe non è una consuetudine da calendario, ma un simbolo che racconta chi siamo - afferma -. Racchiude le nostre radici cristiane, la storia di un popolo, un’idea di comunità fondata sulla centralità della persona, sulla famiglia, sulla solidarietà. Difenderlo significa affermare un’identità senza complessi e senza paura”.
Nella giornata di oggi il presepe è stato allestito anche nella sede del coordinamento regionale di Forza Italia in Campania. Una scelta che, spiega lo stesso Librandi, rappresenta “un atto coerente con una visione che intreccia cultura, valori e responsabilità politica”, e che vuole dare concretezza a un impegno che va oltre le dichiarazioni.
Il tema delle radici cristiane tornerà al centro anche dell’evento nazionale di Forza Italia in programma a Napoli il prossimo 23 gennaio. “In quell’occasione - prosegue il vicesegretario regionale - ribadiremo con forza il valore delle nostre radici cristiane, nello stesso solco tracciato da Silvio Berlusconi nel 1994, quando ebbe il coraggio di richiamare l’Italia ai suoi valori fondativi, indicando una politica che non rinuncia alla propria anima”.
Un riferimento esplicito alla stagione originaria di Forza Italia, che Librandi rivendica come punto di partenza per affrontare le sfide del presente. “In un tempo segnato da smarrimento e conflitti - conclude - riaffermare i simboli della nostra identità non è nostalgia, ma un atto di consapevolezza. È il modo più autentico per guardare al futuro senza dimenticare ciò che ci tiene insieme”.