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Tassa di soggiorno, dopo un anno l’atto arriva in Aula

Savastano e Guangi (FI): «Trasparenza e risorse vincolate per il turismo. Basta usare il gettito come bancomat di bilancio»

Tassa di soggiorno, dopo un anno l’atto arriva in Aula

Dopo un anno di attesa, l’ordine del giorno sulla tassa di soggiorno firmato da Iris Savastano e Salvatore Guangi approda finalmente in Consiglio comunale. Un passaggio politico atteso, che riporta al centro del dibattito uno dei nodi più delicati per la città: la gestione di un gettito in costante crescita e il suo effettivo impatto sul sistema turistico napoletano.

Domani l’Aula discuterà la proposta dei due consiglieri comunali di Forza Italia, che chiedono un cambio di passo netto nell’utilizzo delle risorse derivanti dalla tassa di soggiorno. L’aumento delle tariffe entrato in vigore dal primo marzo 2025 porterà il gettito complessivo oltre i 21 milioni di euro, con ulteriori incrementi stimati nel corso dell’anno. Numeri che, secondo Savastano e Guangi, rendono non più rinviabile una riflessione politica sulla destinazione delle risorse.

Il cuore dell’ordine del giorno è la richiesta di vincolare almeno il 50 per cento degli introiti a interventi direttamente collegati al turismo. Decoro urbano, manutenzione, sicurezza, servizi per i visitatori, promozione culturale e trasporti sono gli ambiti indicati come prioritari. L’obiettivo dichiarato è trasformare la tassa di soggiorno in una vera tassa di scopo, tracciabile e condivisa, con il coinvolgimento delle Municipalità e degli operatori del settore.

Sulla stessa linea si colloca il segretario regionale di Forza Italia, Fulvio Martusciello, che definisce quella sulla tassa di soggiorno una battaglia di serietà e buon governo. Secondo Martusciello non si possono chiedere più risorse a cittadini e visitatori senza garantire trasparenza e un utilizzo coerente con le finalità del tributo. La proposta portata avanti a Napoli viene indicata come una scelta di buonsenso, orientata a migliorare i servizi, la qualità urbana e la competitività turistica.

Il messaggio politico che accompagna l’atto è chiaro: se aumentano le tariffe, devono migliorare anche i servizi. Da qui l’appello finale di Savastano e Guangi al Consiglio comunale, chiamato a sostenere l’ordine del giorno e a impegnare la Giunta in un percorso di responsabilità e trasparenza, affinché il turismo diventi una risorsa concreta per la città e non resti soltanto una voce di bilancio.

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