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L'EVENTO

Biologi, verso il riordino dell’albo in tre macro-aree

Al convegno FNOB di Napoli il presidente Vincenzo D’Anna annuncia l’approvazione nel 2026 del decreto attuativo sulle lauree abilitanti. Prevista la suddivisione dell’albo in Biologia generale, Nutrizione e Ambiente

Biologi, verso il riordino dell’albo in tre macro-aree

NAPOLI. Il presidente della Federazione Nazionale degli Ordini dei Biologi (Fnob), Vincenzo D’Anna, ha annunciato, nel corso del convegno dal titolo “Dalla ricerca alla sanità: attualità e prospettive future”, organizzato a Napoli dalla Fnob e dall’Ordine dei Biologi della Campania e del Molise (Obcm), che i ministeri preposti approveranno nel 2026 il decreto attuativo della legge per le lauree abilitanti.

Il provvedimento prevede la suddivisione dell’albo professionale in tre macro-aree – Biologia generale, Nutrizione e Ambiente – con l’obiettivo di garantire a ciascuna branca della biologia un riconoscimento chiaro e definito, favorendo lo sviluppo professionale e la tutela della salute pubblica.

«Un riordino necessario per dare a ciascuna branca della biologia un riconoscimento definito, favorendo lo sviluppo professionale e la tutela della salute pubblica», ha dichiarato D’Anna.

Il riordino, sostenuto dalla Fnob durante il procedimento attuativo della legge sulle lauree abilitanti, punta a ripartire in modo più chiaro le competenze dei biologi tra i tre settori, migliorandone la visibilità sul mercato del lavoro e rafforzando il ruolo delle figure professionali negli ambiti sanitario, ambientale e agroalimentare.

Il presidente dell’Obcm, Arnolfo Petruzziello, ha sottolineato: «La figura del nutrizionista è fondamentale nella cura delle malattie croniche; la nuova disciplina riconoscerà e darà prestigio al ruolo del biologo nutrizionista, valorizzandone le competenze nella prevenzione di patologie quali il diabete e nella terapia».

Il convegno, svoltosi a Napoli, ha rappresentato un importante momento di confronto tra ricercatori, professionisti e istituzioni sul futuro della biologia, con particolare attenzione ai settori del laboratorio, dell’ambiente e della nutrizione. Tra i contributi istituzionali, quelli di Carla Cimmino, segretaria della Fnob, che ha evidenziato «l’impegno della Federazione per definire e valorizzare il ruolo dei biologi anche sotto il profilo normativo», e di Vincenzo Cosimato, tesoriere dell’Obcm, che ha introdotto la relazione di Annabella Di Mauro, vincitrice del Premio Giovani Ricercatori Obcm 2025. La ricercatrice ha illustrato lo studio “High tumor mutational burden assessed through next-generation sequencing predicts favorable survival in microsatellite-stable metastatic colon cancer patients”.

Tra i principali interventi, quelli di Vittoria Letizia su “Tutela dell’ambiente in ottica One Health”; Marco Guida su “Nutrizione e dietetica per la prevenzione delle malattie metaboliche, cardiovascolari e oncologiche”; Luigi Schiavo, che ha presentato il progetto “Foodomics: la biologia che racconta ciò che mangiamo”; e Serena Marulo, intervenuta sul tema “Foodomics: la biologia che racconta ciò che mangiamo”.

Responsabili scientifici del convegno sono stati Arnolfo Petruzziello (presidente Obcm), Pierluigi Pecoraro (vicepresidente Obcm) e Felice Amato (delegato agli eventi Obcm).

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