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L'iniziativa

«America’s cup porterà lavoro»

All’Istituto Marie Curie di Ponticelli presentate le iniziative nelle scuole, il sindaco: «Opportunità dall’indotto»

«America’s cup porterà lavoro»

NAPOLI. Napoli si prepara a diventare per due anni un punto di riferimento internazionale grazie all’America’s Cup, con un progetto che intreccia sport, formazione, lavoro e inclusione sociale, mettendo al centro i giovani e le scuole.

Il percorso è stato presentato all’Istituto Marie Curie di Ponticelli durante l’incontro “America’s Cup tra i giovani di Napoli: dal mare un futuro di sport, formazione e inclusione”, che ha visto il confronto tra istituzioni, comunità scolastica e mondo sportivo.

Il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha sottolineato la portata dell’iniziativa, ricordando come la città abbia già ospitato eventi di respiro internazionale: «Dopo aver trasformato Napoli per cinque giorni in capitale mondiale del dibattito tra intelligenza artificiale e scuola, ora la città per due anni diventerà la capitale mondiale di sport e turismo con un evento straordinario come l’America’s Cup».

Per il ministro l’obiettivo principale è il coinvolgimento dell’intera comunità educativa: «È fondamentale che tutta la città, a cominciare dalle scuole e dai giovani studenti, si senta parte di un grande progetto».

Valditara ha richiamato anche il valore educativo del mare e dello sport di squadra, evidenziando il ruolo della tecnologia, del made in Italy, degli istituti nautici e degli Its, oltre all’impatto positivo nella lotta alla dispersione scolastica attraverso sport, teatro e musica.

Un messaggio è arrivato anche dal presidente della Regione Campania, Roberto Fico, che ha definito l’America’s Cup «motivo di orgoglio per tutta la città, per la regione e per il Paese».

Fico ha ribadito come lo sport rappresenti «uno strumento straordinario di formazione e crescita per i più giovani», richiamando i valori di rispetto, impegno e spirito di squadra, ma anche la necessità di una crescita sostenibile legata alla tutela del mare. «Con la blue economy – ha scritto – il mare può diventare un volano per nuove opportunità di occupazione, impresa e sviluppo per le nuove generazioni».

Il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, ha posto l’accento sulle prospettive occupazionali: «La Coppa America rappresenta tutte le professioni del mare, anche quelle tecnologicamente più avanzate, ed è un grande segnale delle opportunità di lavoro che nascono dal mare in una città come Napoli».

Secondo Manfredi, la lunga durata dell’evento consentirà di creare occasioni concrete di lavoro qualificato per i giovani, anche grazie all’indotto della nautica da diporto.

Il prefetto di Napoli, Michele di Bari, ha infine evidenziato il metodo della collaborazione istituzionale come chiave del successo: «A Napoli ci sono tutti i presupposti per vincere un’altra grande sfida», ricordando che per l’America’s Cup saranno coinvolte circa duemilacinquecento persone dall’estero e che sono già attivi protocolli per i permessi di soggiorno. Un percorso che punta a lasciare un segno duraturo sul territorio e sulle nuove generazioni.

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