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La retata

Estorsioni sulle aste e riciclaggio, spallata al clan degli Scissionisti

Retata tra Melito e Mugnano, la Dia esegue 11 arresti: coinvolti pure insospettabili

Estorsioni sulle aste e riciclaggio, spallata al clan degli Scissionisti

Nei riquadri gli arrestati Pasquale Foria, la moglie Ida Somma, Luigi De Blasio, Ciro Diano e Claudio Gulotta

NAPOLI. Racket sulle aste immobiliari, mesate ai parenti degli affiliati detenuti e “disponibilità” per organizzare i summit. Inchiesta dopo inchiesta, il clan AmatoPagano sembra sempre risorgere dalle proprie ceneri.

Lo Stato non ha però alcuna intenzione di mollare la presa e ieri mattina gli uomini Dia di Napoli diretti dal capo centro Antonio Galante hanno messo a segno un nuovo, duro colpo alla cosca degli Scissionisti, in particolare alla fazione capeggiata dalla ras Debora Amato.

Figura anche la coppia di insospettabili coniugi, composta da Pasquale Foria e Ida Somma, a cui viene contestato il concorso esterno in associazione mafiosa, tra i destinatari delle undici misure cautelari notificate dalla Dia di Napoli al termine delle indagini coordinate dalla Dda partenopea e in particolare dal pool guidato dall’aggiunto Sergio Amato.

Tra i reati contestati, oltre all’associazione mafiosa, figura anche l’intestazione fittizia di beni e il riciclaggio, sempre aggravati. La Dia ha anche scoperto che il clan scissosi dai Di Lauro nella prima faida di Scampia del 2004 minacciava coloro che riuscivano ad acquistare abitazioni attraverso alle aste giudiziarie.

Le forze dell’ordine hanno documentato un episodio in cui è stata chiesta una tangente da 3mila euro a fronte di una richiesta iniziale da 10mila euro. Grazie alle intercettazioni la Dia è riuscita a cristallizzare la richiesta estorsiva: «Un regalo alla famiglia si deve fare, fratello», «minimo, minimo di deve dare 10mila euro... mi mantengo molto basso per rispetto al fratello che ti conosce... facciamo una cosa chiudiamola a 3(mila)».

I componenti di spicco del clan erano proprietari di fatto di auto e moto di elevato valore commerciale, come Audi sportive e scooter Yamaha intestati ad aziende riconducibili ad imprenditori compiacenti e per non destare sospetti venivano redatti falsi contratti di noleggio.

Gli investigatori hanno documentato tentativi di estorsione ai danno di imprenditori e contestato anche i reati di riciclaggio e l’autoriciclaggio di denaro frutto di attività illecite versato su carte prepagate utilizzate per trasferire le somme in Spagna.

Di associazione mafiosa, con i ruoli di partecipi, rispondono invece Giulia Barra, Luigi De Blasio, Gennaro Vastarelli e Ciro Diano. Pasquale Foria, inizialmente irreperibile, si è costituito nel pomeriggio dai carabinieri di Marano dove il personale della Dia si è recato per completare le sue attività.

La custodia cautelare in carcere è stata dunque disposta dal gip Isabella Iaselli per Giulia Barra, 61 anni; Luigi De Blasio, 41 anni; Ciro Diano, 25 anni; Pasquale Foria, 46 anni; Claudio GuRetata tra Melito e Mugnano, la Dia esegue 11 arresti: coinvolti pure insospettabili lotta, 41 anni; Ida Somma, 57 anni; Daniele Stanzione, 43 anni, e Gennaro Vastarelli, 38 anni.

Ai domiciliari invece Valentina Caiazza, 32 anni; Ersilia Salvati, 37 anni; e Teresa Tabasco, 52 anni.

Gli arrestati in carcere sono attesi già oggi per i primi interrogatori di garanzia e sono difesi, tra gli altri, dagli avvocati Rocco Maria Spina, Luigi Poziello, Gandolfo Geraci e Domenico Dello Iacono.

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