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il processo

I nuovi Amato-Pagano all’angolo

Affondo della Procura, invocate 46 condanne per quasi 550 anni di carcere

I nuovi Amato-Pagano all’angolo

NAPOLI. La nuova cupola del clan Amato-Pagano corre spedita verso la stangata. Dopo la raffica di confessioni arrivata il mese scorso, ieri mattina è stato il turno della Procura antimafia. Pesantissima la sequenza di condanne invocate: ben quarantasei, per un ammontare di quasi 550 anni di carcere. A rischiare grosso sono soprattutto i presunti ras della holding degli Scissionisti, a partire dalla ras Debora Amato, per la quale il pubblico ministero ha invocato oltre quindici anni di carcere. Pene severe richieste comunque anche per quasi tutti gli altri coimputati.

Queste nel dettaglio le condanne invocate dalla Dda: Debora Amato, 15 anni e 4 mesi; Monica Amato, 4 anni e 4 mesi; Giuseppe Aruta, 8 anni e 8 mesi; Raffaele Barbieri, 8 anni e 10 mesi; Enrico Bocchetti, 14 anni e 8 mesi; Carlo Calzone, 14 anni e 2 mesi; Raffaele Capasso, 13 anni e 2 mesi; Carmine Raffaele Caso, 11 anni e 6 mesi; Emanuele Cicalese, 12 anni; Alessandro De Cicco, 13 anni e 2 mesi; Luciano De Luca, 15 anni e 6 mesi; Francesco Della Gaggia, 12 anni e 6 mesi; Gennaro Diano, 12 anni; Luigi Diano, 13 anni e 10 mesi; Pasquale Furiano, 12 anni e 4 mesi; Gennaro Gallucci, 11 anni e 6 mesi; Maurizio Grandelli, 13 anni; Rosario Iacomino, 12 anni; Vincenzo Imparato, 11 anni; Ilaria Jevremovic, 12 anni e 4 mesi; Gennaro Liguori, 13 anni e 4 mesi; Vincenzo Mangiapili, 13 anni; Cosimo Marino, 13 anni; Antonio Marrone, 12 anni e 4 mesi; Stefano Orta, 9 anni e 8 mesi; Silvio Padrevita, 12 anni e 6 mesi; Antonio Pandolfi, 13 anni e 4 mesi; Francesco Petito, 8 anni e 8 mesi; Gaetano Pezzella, 12 anni e 4 mesi; Cristofaro Pragliola, 10 anni; Assunta Rastrelli, 9 anni; Alfonso Riccio, 13 anni e 6 mesi; Francesco Rinaldi, 12 anni 2 mesi; Domenico Romano, 12 anni e 8 mesi; Concetta Sanguinetti, 13 anni; Salvatore Sarnataro, 12 anni e 4 mesi; Salvatore Silvestri, 13 anni e 8 mesi; Nicola Tarantino, 7 anni e 10 mesi; Carlo Troncone, 13 anni e 2 mesi; Luigi Tutino, 15 anni e 4 mesi; Raffaele Tutino, 12 anni e 2 mesi; Arturo Vastarelli, 12 anni e 6 mesi; Emanuele Giuseppe Nappi, 8 anni; Angelo Pagano, 5 anni e 8 mesi; Vincenzo Vallifuoco, 5 anni e 8 mesi; Mariarosaria Verde, 3 anni.

La palla passa adesso al collegio difensivo (avvocati Leopoldo Perone, Antonio Rizzo, Domenico Dello Iacono, Rocco Maria Spina, Gandolfo Geraci, Michele Caiafa, Andrea Di Lorenzo, Lucia Boscaino), chiamato alla non semplice imprese di aprire una breccia in un quadro indiziario fin qui rivelatosi granitico. Poi il gip Villano emetterà la sentenza. Il clan, dopo gli arresti dei capi storici, si era riorganizzato sotto l’egida delle sorelle Debora e Monica Amato. Oltre ai tradizionali traffici di droga, business principale della cosca con basi a Secondigliano, Melito, Mugnano e Arzano, c’era di più. Ricostruita l’attività di controllo delle aste giudiziarie, l’aggressione ai bonus fiscali, il racket spiegato dai maggiorenni ai minorenni: cosa dire e quando parlare, in una specie di università del crimine.

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