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Camorra
22 Dicembre 2025 - 13:39
I Casalesi avrebbero imposto due assunzioni per rimediare alla morte di un operaio in un caseificio dopo un incidente sul lavoro: cinque arresti tra le province di Caserta e Napoli.
I carabinieri della Compagnia di Casal di Principe hanno dato esecuzione a un'ordinanza di applicazione di misure cautelari in carcere, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Napoli, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di 5 persone ritenute gravemente indiziate, a vario titolo, di associazione per delinquere di stampo camorristico, estorsione, trasferimento fraudolento di valori, truffa e traffico illecito di sostanze stupefacenti, il tutto aggravato dal metodo mafioso.
L'indagine, complessa e articolata, condotta da luglio 2022 a giugno 2023, ha permesso di far luce su una serie di episodi ritenuti riconducibili a un'esponente di spicco, ancora in libertà, dell'ala Schiavone del clan dei Casalesi. Partendo dal ''recupero crediti'', esercitata nei confronti del titolare di un'impresa edile, su incarico di un imprenditore del settore della fornitura degli stessi materiali, anch'egli indagato, in relazione al mancato pagamento di forniture effettuate.
Nel corso delle indagini sono stati inoltre documentati ripetuti accessi da parte dell'appartenente al clan dei Casalesi presso un'azienda casearia, durante i quali veniva avanzata una richiesta di natura estorsiva, quantificata tra i 700-800mila euro. In alternativa, veniva pretesa l'assunzione delle due figlie del cognato, deceduto in quella stessa azienda in seguito ad un infortunio sul lavoro, quale ulteriore ristoro rispetto a quanto previsto dalla normativa vigente.
Inoltre, sarebbe emersa l'intestazione fittizia, a una terza persona, di una società di autonoleggio con sede operativa a Casal di Principe, riconducibile all'indagato e finalizzata all'elusione di eventuali misure patrimoniali, con il suo ruolo attivo nella promozione, organizzazione, finanziamento e coordinamento di truffe assicurative nel settore delle polizze RC auto.
Infine, sarebbe stata riscontrata un'alleanza con quattro intermediari del clan Di Lauro di Secondigliano, tutti arrestati, finalizzata al traffico di droga. Nel corso dell'indagine, infine, è stato eseguito il sequestro di un chilogrammo di cocaina.
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