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Regali, cala la spesa: torna il negozio di vicinato

Non si aspetta più l’ultimo momento. Il Balck Friday la fa da padrone. Il 26% farà una scelta “etica” e sostenibile

Regali, cala la spesa: torna il negozio di vicinato

NAPOLI. Mentre le luci si accendono tra i Decumani e le piazze iconiche della città, il panorama dei consumi per le festività 2025 delinea un quadro fatto di luci e ombre.

Secondo gli ultimi dati elaborati dalla piattaforma Shopify, il contesto globale viaggia verso una crescita degli acquisti pari al 24%, ma l'Italia e il Mezzogiorno scelgono una strada più cauta. Nel Bel Paese la spesa media stimata si attesta infatti sui 185 euro a persona, segnando una contrazione del 15% rispetto allo scorso anno.

Un dato che risuona con forza in una regione come la Campania, dove il rito del regalo resiste, ma deve fare i conti con una gestione familiare del portafoglio sempre più oculata.

L’Holiday Retail Report 2025 evidenzia come, a fronte di una spesa media globale di 192 euro, quattro italiani su dieci abbiano già fissato un tetto massimo invalicabile. Tra questi, il 30% dei consumatori è determinato a non sforare nemmeno di un euro, una tendenza che si riflette anche tra i vicoli dello shopping partenopeo, dove la ricerca del pezzo pregiato si scontra con la necessità del risparmio.

Nonostante questo clima di prudenza, le imprese mostrano un volto ottimista: circa il 64% delle attività commerciali, incluse le eccellenze del terziario campano, prevede comunque un incremento dei volumi di vendita proprio grazie all'attrattività del periodo festivo.

I tempi dello shopping stanno cambiando drasticamente. La corsa ai regali non aspetta più l'Immacolata: il 26% dei consumatori ha già anticipato gli acquisti, sfruttando la scia del Black Friday e di un Cyber Monday che il 1° dicembre, vive il suo atto finale. In questo scenario, gli sconti rimangono il principale motore trainante per il 53% degli intervistati, superando di gran lunga altri incentivi come le spedizioni gratuite (35%) o i programmi fedeltà (25%).

È una caccia all'affare che unisce l'online alle vetrine fisiche di via Toledo, del Vomero e via Chiaia, in un continuo rimbalzo tra bit e marciapiede. Una nota di profondo cambiamento arriva dalla sensibilità etica: il 26% dei consumatori dichiara di voler orientare i propri acquisti verso la sostenibilità ambientale e il sostegno ai brand locali.

Questo interesse per il territorio rappresenta una grande opportunità per l'artigianato campano, che può intercettare quella fetta di pubblico desiderosa di mettere sotto l'albero un prodotto autentico e "consapevole". Parallelamente, l'innovazione tecnologica gioca un ruolo di primo piano: il 66% si affiderà all'intelligenza artificiale per scovare offerte o scoprire nuovi prodotti, e l'83% delle aziende ha già investito in soluzioni IA per rendere l'esperienza d'acquisto più fluida.

Tuttavia, la tecnologia non sembra destinata a sostituire il calore umano. Il 74% dei consumatori considera ancora fondamentale la relazione diretta con il negoziante, un dato che in Campania assume un valore identitario fortissimo e che segna un incremento di venti punti percentuali rispetto al 2024.

Il modello vincente è quello ibrido: otto italiani su dieci scoprono i regali attraverso un mix di canali fisici e digitali. Il negozio su strada non solo resiste, ma vive una riscoperta con un incremento del 18%, confermando che il piacere del "window shopping" e l'influenza della famiglia – decisiva per il 45% degli intervistati – restano i veri pilastri del Natale mediterraneo.

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