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Regione Campania
28 Dicembre 2025 - 08:04
Roberto Fico
NAPOLI. Rush finale per la nuova giunta regionale in vista della prima riunione del Consiglio in programma domani e nella quale dovrebbero essere eletti presidente e ufficio di presidenza dell’assemblea.
La fumata bianca, attesa per ieri, non è, però, arrivata. Segno evidente che ci sono alcune limature ancora da effettuare. In linea di massima il quadro è chiaro ma è una partita che si intreccia con quella della presidenza dell’assise. Per cui l’annuncio degli assessori potrebbe arrivare anche oggi o domani direttamente in Consiglio.
Uno slittamento oltre la prima riunione, possibile perché la normativa dà al presidente della Regione altri dieci giorni di tempo dopo la prima riunione del “parlamentino” per formare la Giunta, rischierebbe di essere il segnale che non c’è accordo sul vertice dell’assemblea.
Ecco perché oggi dovrebbe essere la giornata decisiva. Il quadro, a grandi linee, dovrebbe essere tracciato. Tre assessori andranno al Pd: i nomi sono quelli di Mario Casillo, praticamente certo, che dovrebbe rivestire il ruolo di vicepresidente con delega a Trasporti; Enzo Cuomo, sindaco di Portici; e quello di una donna, per il quale è girato quello di Roberta Santaniello. Ma in casa dem resta ancora qualche perplessità.
In casa Cinque Stelle resta in piedi l’ipotesi della parlamentare Gilda Sportiello, mentre il nome in quota Fico potrebbe essere anche quello dell’assessore uscente al Bilancio Ettore Cinque. Il nodo riguardante Fulvio Bonavitacola, nome messo sul tavolo di A Testa Alta, potrebbe essere sciolto positivamente e questo garantirebbe anche l’appoggio dei deluchiani a Massimiliano Manfredi come presidente del consiglio regionale.
Alleanza Verdi e Sinistra punta su Fiorella Zabatta, Avanti Psi sul segretario nazionale socialista Enzo Maraio. Per Casa Riformista, tramontata l’ipotesi di Tommaso Pellegrino, restano in ballo i nomi di Fiorella Saggese, Stanislao Lanzotti e Mimmo Tuccillo.
Noi di Centro dovrebbe indicare Pasquale Giuditta. A meno che Fico non chieda di dare un nome femminile: ma a quel punto i mastelliani chiederebbero una delega di peso.
Il tutto mentre Nino Simeone, consigliere regionale eletto nella lista “Roberto Fico Presidente”, è chiaro: «Il nostro impegno sarà esclusivamente rivolto a rafforzare l’azione di governo del presidente Roberto Fico, con un profilo serio, leale e collaborativo. Siamo pronti a garantire il nostro contributo politico e umano, dentro e fuori le istituzioni, in Giunta e in Consiglio regionale, nell’interesse esclusivo della Campania. Lavoreremo senza clamore, ma con determinazione e senso di responsabilità, nel rispetto del mandato ricevuto dagli elettori».
Simeone chiarisce che «in questi giorni circolano dichiarazioni e ricostruzioni su presunti accordi, incarichi e posizionamenti in Giunta e in Consiglio regionale attribuiti a singoli esponenti politici. È necessario chiarire che tali ricostruzioni, per quanto ci riguarda, non corrispondono alla realtà. Il gruppo “Roberto Fico Presidente” ha eletto tre consiglieri regionali e rappresenta in Campania circa il 5,5 per cento dei consensi, pari a oltre 110.000 voti. A Napoli abbiamo superato il 10,5, risultando la terza lista, dopo Partito democratico e Movimento 5 Stelle. Un risultato politico rilevante, conseguito nonostante l’assenza della lista nel collegio di Avellino e provincia. Con una competizione completa avremmo superato il 6 per cento. Questo consenso ci assegna una responsabilità politica chiara: non essere comprimari né spettatori, ma parte attiva e consapevole del progetto di governo regionale».
Dall’opposizione, il capogruppo di Fratelli d’Italia, Gennaro Sangiuliano, è chiaro: «Fino ad ora ho sentito parlare solo di alchimie e manuale Cencelli in relazione alla composizione della giunta. Non abbiamo ascoltato nulla sulle tante cose da fare e le emergenze da affrontare. Auspico che si possa cominciare rapidamente a lavorare. Il punto più rilevante dell’ordine del giorno del Consiglio regionale dovrebbe essere l’esposizione del programma di governo da parte del presidente. Vediamo come Fico approccerà questo momento, spero che non lo liquidi come prassi burocratica. Mi auguro soprattutto che la discussione menzionata dall’ordine del giorno possa essere franca, aperta e densa».
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