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Racket, estradato il ras Cifariello

Game over per il capozona del Lotto G di Scampia, la Spagna lo consegna all’Italia

Racket, estradato il ras Cifariello

Nei riquadri il presunto boss Ferdinando Cifariello, il figlio Gennaro e Moreno Del Medico, l’ultimo a essere catturato pochi giorni fa

NAPOLI. Corsa contro il tempo per assicurare alla giustizia italiana l’emergente ras di Scampia, Gennaro Cifariello. Stanato a novembre a Tenerife, il 35enne questa settimana è stato estradato in Italia e si trova adesso nel carcere di Rebibbia, dove resta detenuto in attesa degli sviluppi del procedimento penale che lo vede protagonista.

Il cerchio intorno al clan del Lotto G non è però ancora concluso. A distanza di mesi dal blitz, manca infatti ancora all’appello Elia Cancello, altro presunto pezzo da novanta della mala della zona. Di lui, almeno per il momento, sembra essersi persa ogni traccia.

Intanto la Procura ha dichiarato concluse le indagini preliminari e già nelle prossime settimane potrebbe arrivare la richiesta di rinvio a giudizio.

L’arresto era stato effettuato dalla policia nacional nell’ambito delle attività di ricerca coordinate dall’Udyco (Unidad de Droga y Crimen Organizado) - Fugitive Active Search Team (Fast) Spagna, in esecuzione di un Mandato di arresto europeo emesso dal tribunale di Napoli per il reato di sequestro di persona aggravato dal metodo mafioso.

Cifariello si era reso irreperibile lo scorso 29 settembre, quando fu eseguita un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di altri nove esponenti del suo gruppo criminale che opera nei quartieri di Scampia e Secondigliano.

Secondo la ricostruzione accusatoria, per impossessarsi di un immobile di edilizia popolare nella regolare disponibilità di una famiglia del Lotto G, avrebbero prima tentato di intimidire i membri del nucleo familiare - persino aspettandoli sotto lo stabile di residenza armati di mazze - e, successivamente, sequestrando il titolare dell’immobile finché gli altri familiari non hanno consegnato le chiavi e, di conseguenza, la casa.

Le indagini, coordinate dalla Direzione distrettuale antimafia di Napoli e condotte dalla sezione Criminalità organizzata della Squadra mobile e dal commissariato Scampia, con la collaborazione del Fast Italia del Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia della Direzione Centrale della Polizia Criminale, hanno consentito di acquisire informazioni sulla presenza dell’ormai ex ricercato in territorio iberico.

Gli accertamenti avevano portato all’individuazione di una persona vicina a Cifariello junior e permesso di seguirne gli spostamenti fino alla città di Tenerife dove, grazie all’attività di appostamento e sorveglianza della policia nacional, si è giunti alla localizzazione e all’arresto.

Durante il primo interrogatorio aveva deciso di non rinunciare al principio di specialita, così da, una volta processato in Italia, essere giudicato solo per le contestazioni riportate nel Mae.

All’appello manca però ancora il 41enne Elia Cancello, che però risponde di rapina aggravata dalla finalità mafiosa e non del rapimento: un raid scaturito comunque sempre nell’ambito della volontà del clan Cancello-Cifariello di prendere possesso dell’appartamento. La svolta era arrivata grazie alla denuncia delle vittime, rivoltesi alla polizia di Stato.

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