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Interrogazione a Salvini: Castellammare, sciogliere il Consiglio. La replica del Sindaco: la Di Lauro è la parlamentare dello Yoga

Interrogazione a Salvini: Castellammare, sciogliere il Consiglio. La replica del Sindaco: la Di Lauro è la parlamentare dello Yoga

Elencati tutti gli aspetti dell'inchiesta "Olimpo" che ha rivelato come si intersecano sul territorio gli interessi dei clan con quelli degli imprenditori, dei funzionari comunali e dei politici

CASTELLAMMARE DI STABIA. L’attività amministrativa di Castellammare di Stabia esce nera dall’elenco di anomalie contenute nell’interpellanza parlamentare presentata il 25 marzo al ministro dell’Interno per chiedere lo scioglimento del comune di Castellammare di Stabia, insieme alla richiesta di “una verifica dei servizi ispettivi di finanza pubblica della ragioneria generale di Stato” per lo stesso Ente. 
Si parte dagli arresti effettuati dall’Antimafia a Castellammare di Stabia e dai collegamenti che sono emersi nell’operazione “Olimpo” tra i clan, alcuni importanti imprenditori stabiesi e politici della precedente amministrazione cittadina, ma qualcuno ancora presente nell’attuale parlamentino stabiese. 

La risposta del sindaco Gaetano Cimmino è stata furiosa. Ha accusato una dei tre parlamentari (estensori dell'interpellanza che va in sostegno dell'Antimafia) di essere nel suo importante ruolo istituzionale per mera "fortuna", consigliandole di utilizzare i suoi "viaggetti Napoli-Roma" per meglio impiegare il suo compito da parlamentare in aiuto della città. La deputata pesantemente insultata è Carmen Di Lauro, del Movimento 5 Stelle, che il sindaco di Castellammare di Stabia definisce "improvvisata, che avrebbe difficoltà persino a farsi eleggere come amministratore di condominio e che soltanto per puro caso si è trovata a far parte di un mondo in cui tuttora brancola nel buio, alla ricerca di un minimo di visibilità. Da un anno siede tra i banchi del Parlamento ma, a parte l’assurda richiesta di una sala per lo yoga per combattere lo “stress” a Montecitorio, non ricordiamo neanche un’iniziativa messa in campo a sostegno del Paese e della sua città".

L'INTERPELLANZA

Nell'interpellanza della Di Lauro viene ricordato che “il sodalizio egemone - sul territorio stabiese - rimane il clan D’Alessandro, a cui è collegato il clan Imparato, mentre nel Rione Santa Caterina è presente il sodalizio Cesarano” e che ciò portò, nel 2009 alla richiestadi una commissione d’accesso al comune di Castellammare, dopo che il 3 febbraio dello stesso anno, il consigliere comunale Gino Tommassino venne assassinato per strada.
Il 5 dicembre 2018, quindi, l’operazione “Olimpo” ha portato all’esecuzione di 13 misure di custodia cautelare, di cui 9 in carcere e 4 ai domiciliari. Ci sono 21 persone indagate per contiguità alle attività di 4 clan camorristici: D’Alessandro; Cesarano; Di Martino;  Afeltra... collegati all’imprenditore Adolfo Greco, già finito nei guai accuse di favoreggiamento con la Nuova camorra organizzata di Raffaele Cutolo. Il 2019 ha portato a un prosieguo di indagini anche nei confronti di parlamentari oltreché sul dirigente del Pd stabiese, Gennaro Iovino, padre dell’attuale consigliere comunale, Francesco Iovino, verso il figlio di Adolfo Greco, Luigi, già consigliere comunale a Castellammare, l’ingegnere Antonio Elefante, coinvolto in alcuni progetti di co-housing nell’area stabiese anche per conto di Adolfo Greco. Nell’interpellanza si ricorda anche che dall’indagine “Olimpo” emerge che il sodalizio criminale che faceva capo ad Adolfo Greco, poteva contare sulla disponibilità di dipendenti dell’ufficio tecnico i quali si adoperavano per informarli su lavori pubblici e persino lavori privati di tipo condominiali; emergerebbero legami tra il gruppo criminale e un esponente delle forze dell’ordine: nello specifico un poliziotto, all’epoca in servizio presso il commissariato di Castellammare, che aveva chiesto un favore per la moglie; gli inquirenti hanno indagato anche sull’affare dell’ex area industriale Cirio finalizzato all’abbattimento della struttura preesistente e alla ricostruzione di 330 appartamenti, di cui 110 di housing sociale e 220 destinati privati, sul quale si sarebbe concentrato l’interesse della mafia; nel corso delle elezioni comunali del 2018, sono state rivolte accuse di brogli elettorali, così come già successo in occasione delle elezioni comunali del 2016; in particolare, nel 2018 la campagna elettorale è stata turbata da ben 3 inchieste relative a presunti brogli: una denuncia per pacchi alimentari in cambio dei voti e due indagini per schede elettorali fotografate; un consigliere comunale di opposizione ha dichiarato la presenza di “anomalie sulla procedura adottata per eventi natalizi”  [...] Il villaggio di Babbo Natale fu pubblicizzato prima ancora che la determina passasse in Giunta. È così per le luminarie, che furono installate prima che fosse assegnato il bando”, mentre un altro consigliere di opposizione, durante la seduta del consiglio sulle variazioni di bilancio per 200mila euro per pagare gli eventi natalizi, richiese e ottenne di conferire “a porte chiuse” rispetto a tali eventi, in cui dichiarò, prima che il pubblico venisse allontanato “Devo fare nomi e cognomi sulla questione Sint e termalismo”; l’attuale sindaco “senza il sostegno dei Greco non sarebbe mai diventato sindaco”, secondo un consigliere di opposizione; il segretario generale del Comune si è espresso sulla determina dirigenziale 17 dicembre 2018 avente per oggetto l’affidamento per la realizzazione dello spettacolo pirotecnico con un impegno di spesa di circa 12 mila euro, quando nella precedente determina del 21 novembre 2018 la spesa per tale evento era di 6 mila euro; il segretario generale, in particolare, ha chiesto chiarimenti su tale aumento immotivato, visto che la somma era già stata prevista e approvata a novembre, e sulle modalità di aggiudicazione dell’appalto, in quanto non risultavano le verifiche sui requisiti della ditta aggiudicataria e sul ver- samento della cauzione; la guardia di finanza ha avviato un’indagine sulle procedure di assunzione di nuovo personale al comune, compresi quelli del concorso per l’assunzione di 21 dipendenti comunali, e sugli atti relativi all’affidamento di diversi appalti recentemente passati per l’ufficio lavori pubblici del comune; in passato sono state fatte denunce di presunte infiltrazioni mafiose nel comune di Castellammare” e per tutto questo i parlamentari di M5s, Di Lauro, Caso e Ascari chiedono lo scioglimento del Consiglio comunale.

LA PESANTE REPLICA DEL SINDACO CIMMINO 

"Un atto ingeneroso nei confronti della città e dei cittadini. Un atto insinuante che mortifica una realtà che sta reagendo per recuperare la sua identità. Un atto superficiale e frettoloso che getta fango sull’impegno che stiamo profondendo per restituire agli stabiesi la voglia di ripartire e rivendicare la propria storia, la propria cultura, le proprie tradizioni. L’interrogazione parlamentare presentata dalla deputata Carmen Di Lauro evidenzia tutta la pochezza e l’inesperienza di chi non ha mai fatto politica attiva sui territori.

Noi stiamo effettuando una pulizia senza precedenti nella macchina comunale e in città. E in questa fase storica, tali esternazioni non fanno altro che diffondere un’immagine negativa e distorta di Castellammare nel contesto nazionale.

Per l’improvvisa fortuna di trovarsi ad occupare un ruolo istituzionale così rilevante, la deputata in questione avrebbe potuto ammazzare il tempo durante i suoi viaggetti tra Napoli e Roma offrendo ben altri servizi alla città, ma ha preferito ferirla con un intervento a gamba tesa totalmente imprudente. Una decisione vile, che va a gettare ombre sulla città in un momento in cui l’imprenditoria sana sta tornando a mostrare interesse per il nostro territorio, segnale evidente della fiducia e delle garanzie che l’attuale amministrazione comunale sta mettendo in campo in termini di sicurezza e legalità.

Una deputata improvvisata che avrebbe difficoltà persino a farsi eleggere come amministratore di condominio e che soltanto per puro caso si è trovata a far parte di un mondo in cui tuttora brancola nel buio, alla ricerca di un minimo di visibilità. Da un anno siede tra i banchi del Parlamento ma, a parte l’assurda richiesta di una sala per lo yoga per combattere lo “stress” a Montecitorio, non ricordiamo neanche un’iniziativa messa in campo a sostegno del Paese e della sua città.

In che modo sta tutelando e valorizzando Castellammare a Roma? E come mai non ha proferito neanche una parola in merito alle inchieste che hanno coinvolto il Movimento 5 Stelle in realtà territoriali di primaria importanza per il nostro Paese? La cultura politica si costruisce con l’esperienza e con le battaglie intraprese a sostegno dei cittadini, con lo studio e la partecipazione attiva alla vita della città. Non certamente con queste iniziative totalmente scriteriate, che evidenziano una totale immaturità.

Prima di produrre documenti del genere, sarebbe il caso poi di informarsi bene e di vivere quotidianamente la città. Non ci risulta nessuna inchiesta relativa ai concorsi pubblici che ci apprestiamo ad avviare. E le indagini della guardia di finanza sui lavori pubblici sono state precedute dalle denunce di un nostro consigliere di maggioranza. Noi siamo qui per lavorare nell’unico interesse di rilanciare la nostra città e incentivare l’imprenditoria sana ad investire sul nostro territorio. E siamo qui, a seguito di un percorso politico maturato in oltre 20 anni di esperienza sul campo, per riportare Castellammare in alto, in piena collaborazione con le forze dell’ordine e con gli organi istituzionali impegnati a fare chiarezza sulle vicende cittadine.

Gli stabiesi sapranno e sanno distinguere chi mette in cattiva luce Castellammare da chi lavora sodo per la rinascita della città. Onorevole Di Lauro, le consiglio di venire a Palazzo Farnese, sempre se ricorda l’indirizzo, per raccogliere informazioni ed evitare improvvisazioni. Tutti gli atti sono pubblici e se non sa come reperirli, siamo disponibili a supportare la sua ricerca, come facciamo per ogni cittadino che ne fa richiesta. E le consiglio di studiare di più, perché occupa un ruolo importante e la città ha bisogno anche di lei"

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